Quattro voci dalla Bologna Children’s Book Fair: parla la giuria della Mostra Illustratori 2024
Torna ad aprile l'appuntamento con il meglio dell’illustrazione mondiale. La giuria che ha selezionato i vincitori della mostra di quest'anno ci racconta tendenze, situazione editoriale e l'approccio all'Intelligenza Artificiale
Dalla tradizione del racconto illustrato alla consacrazione dell’albo come supporto espressivo visivo, fino successo dei silent book: scoprire e valorizzare tendenze e talenti dell’illustrazione mondiale è il lavoro pionieristico della Bologna Children’s Book Fair, giunta quest’anno alla sua 61esima edizione. Fondata nel 1967 come vetrina internazionale, e oggi tra gli incontri di settore più attesi al mondo, BCBF torna a BolognaFiere (a breve sede di Arte Fiera) dall’8 all’11 aprile 2024 con incontri e iniziative. Inclusa una grande mostra con le penne più interessanti del momento.
La Mostra Illustratori alla Bologna Children’s Book Fair
Tra le proposte più longeve e di successo della fiera, la Mostra Illustratori è una selezione dei migliori contributi mondiali realizzata da una giuria di artisti primo piano (che cambia ogni anno). Ben 3520 i candidati alla Mostra del 2024, per un totale di 17.600 tavole da 81 Paesi e regioni, da cui verrà selezionato un pugno di artisti e artiste le cui tavole vadano in mostra a Bologna e in un tour internazionale di due anni. Per i partecipanti under35 c’è anche la chance di vincere una borsa di studio di 15mila euro per realizzare un albo (poi in mostra) e per gli inediti under30 anche la possibilità di frequentare a titolo gratuito l’ARS IN FABULA – Master in Illustrazione per l’Editoria. Le opere selezionate, fruibili online attraverso il portale BCBF Galleries, saranno infine raccolte nel catalogo dell’Illustrators Annual (edito da Corraini in italiano e inglese), con i contributi originali dei giurati e una cover dell’autrice cilena Paloma Valdivia.
Due parole con i giurati della Mostra Illustratori 2024 della BCBF
Abbiamo chiesto di raccontarci questa edizione, criteri di scelta dei vincitori (il cui elenco è consultabile a questo indirizzo) e nuove tendenze ai giurati di quest’anno: sono Marco Ghidelli, fondatore della casa editrice e studio grafico RAUM Italic; Lee Ho-baek, fondatore della casa editrice Jaimimage, autore e illustratore; Xiaoyan Huang, fondatrice di Macmillan Century, joint venture di Macmillan Group a Pechino, e della casa editrice indipendente Everafter Books; e Øyvind Torseter, autore e illustratore tra i più noti e premiati in Norvegia, vincitore per Detours del BolognaRagazzi Award nel 2008.
Quali sono le tendenze stilistiche e tematiche che hai riconosciuto nei lavori degli artisti di quest’anno?
XH Come membri della giuria, cerchiamo non solo eccellenti capacità artistiche ma anche una buona capacità di raccontare storie. Trasmettere un’emozione o trasmettere un messaggio relativamente semplice attraverso un’illustrazione non è difficile per un artista esperto, ma raccontare una storia coerente con sole 5 illustrazioni non è un lavoro facile.
LH Anche se molti lavori sfruttano molto la tecnologia digitale, la sensazione di “digitale” non era forte, principalmente perché vengono utilizzati solo per finalizzare il lavoro nella seconda metà. Per quanto riguarda il tema, c’erano molti contenuti che esprimevano o metaforizzavano le questioni sociali che riguardano tutti noi, compresi il cambiamento climatico e le questioni relative alla pace.
MG Abbiamo notato che alcuni illustratori hanno scelto di usare anche l’ironia come elemento del racconto (una scelta che personalmente apprezzo molto). Stilisticamente mi è sembrato di notare una presenza minore di illustrazioni fatte interamente in digitale e invece c’è un ritorno (anche se parziale) verso le tecniche più classiche.
Cosa ha determinato la vittoria degli artisti prescelti?
OT Volevamo trovare artisti che avessero il coraggio di esprimersi attraverso le immagini. Per trovare immagini con una personalità e una firma. Artisti che comunicano pensieri e sentimenti e raccontano una storia visiva. Volevamo anche mostrare una varietà di stili, argomenti, espressioni, tecniche, ecc. La giuria è composta da persone con background, conoscenze e gusti diversi e penso che anche la selezione rifletta questo: ci siamo ascoltati a vicenda durante il processo di selezione.
MG A volte abbiamo dovuto rinunciare a includere progetti ben eseguiti ma con un’idea alla base che ci è sembrata un po’ più debole o forse non pienamente espressa attraverso le tavole presentate.
Alcuni stili e alcuni temi sono stati riproposti più volte in modo piuttosto simile, per questo abbiamo deciso di escludere alcuni lavori per scegliere solo i progetti che ci sono sembrano più significativi.
XH Suggerisco ai futuri partecipanti di trovare la propria voce e identità artistica e di illustrare storie e argomenti a cui tenete davvero, per mostrare le emozioni e i sentimenti più sinceri.
C’era uno squilibrio di genere/razza/età all’interno del gruppo dei candidati?
XH La mia impressione è che forse ci siano più partecipanti donne che uomini. Sebbene la maggior parte dei partecipanti siano giovani artisti, ci sono anche alcuni artisti affermati che hanno tra i 50 e i 60 anni. Molti i partecipanti provenienti da Cina, Giappone e Corea del Sud, Paesi in cui è stata ospitata la Mostra Illustratori di Bologna. Molti però sono anche i partecipanti provenienti dai Paesi sudamericani, come Brasile e Argentina, e da tutto il mondo.
Il mondo dell’illustrazione è in una buona posizione in questo momento, oppure ci sono difficoltà per artisti e pubblicazioni (più del solito)?
MG Credo che il mondo dell’illustrazione sia in generale in un buon periodo, anche se dipende molto da Paese a Paese. Mi sembra ci sia molto interesse da parte delle nuove generazioni per l’illustrazione e la comunicazione visiva in generale. I social network ad esempio lavorano moltissimo sull’aspetto visivo e credo che questo sia uno dei canali che riesce a stimolare di più l’interesse dei giovani.
LH Nel campo della creazione, penso che sia un momento in cui sono attivi più illustratori appassionati e talentuosi che mai. Tuttavia, poiché diversi libri non possono essere accolti favorevolmente, penso che sia giunto il momento per illustratori ed editori di pensare ad approcci mediatici più diversificati.
OT La giuria ha parlato di come lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale potrebbe rappresentare una minaccia per gli illustratori nei prossimi anni. Come illustratori dobbiamo chiederci cosa possiamo fare che l’IA non può fare: possiamo creare qualcosa da un sentimento o un pensiero. La creazione dell’immagine può nascere da un bisogno di creare più profondo. Credo che questo sia visibile nelle immagini (create dalle persone) e ad un certo livello influenzerà, si spera, il lettore.
Qual è la vostra posizione di stimati professionisti riguardo alle illustrazioni generate (o co-generate) dall’Intelligenza Artificiale?
LH Da quest’anno in poi probabilmente si aprirà un nuovo mercato dell’Intelligenza Artificiale, quindi potremmo essere in grado di assistere a nuovi fenomeni durante la revisione del prossimo anno. Tuttavia, noi giurati riteniamo che l’IA non causerà molta confusione, perché il valore delle illustrazioni di Bologna sta soprattutto nel promuovere uno spirito umano. E penso che le future giurie faranno lo stesso.
XH La mia azienda, Everafter Books, ha utilizzato immagini generate dall’IA come copertine di libri. L’era dell’IA è arrivata e immagino che non abbiamo scelta se non di abbracciare tutte le sfide e le opportunità che l’IA ha portato e potrebbe portarci.
MG Sicuramente l’utilizzo di queste tecnologie cambierà radicalmente il lavoro degli illustratori (e credo valga anche per tantissimi altri lavori). Mi sembra molto difficile ad oggi riuscire a prevedere come e quanto influenzerà nel nostro campo. Devo dire che uno degli aspetti confortanti dei lavori creativi, come quello dell’illustratore, è che sono sempre strettamente legati alla fantasia e alla creatività umana. Chissà che non siano proprio i nostri difetti a poter salvaguardare il nostro lavoro!
Giulia Giaume
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