Tacita Dean – Still Life. The studio of Giorgio Morandi
Nel 2009 Tacita Dean, una delle protagoniste più influenti della scena artistica contemporanea, ha realizzato due film su pellicola 16mm all’interno dell’appartamento di Bologna in cui Giorgio Morandi visse e lavorò per gran parte della propria vita, oggi Casa Morandi, in particolare negli ambienti dello studio. Uno di questi, Still Life, viene proiettato all’interno dello spazio PIETRO a Palazzo Tanari.
Comunicato stampa
Nel 2009 Tacita Dean, una delle protagoniste più influenti della scena artistica contemporanea, ha realizzato due film su pellicola 16mm all'interno dell'appartamento di Bologna in cui Giorgio Morandi visse e lavorò per gran parte della propria vita, oggi Casa Morandi, in particolare negli ambienti dello studio. Uno di questi, Still Life, viene proiettato all’interno dello spazio PIETRO a Palazzo Tanari. Nel film, girato in bianco e nero, appaiono linee che si intersecano fitte sui fogli di lavoro dell'artista, che tracciava a matita le esatte posizioni degli oggetti che avrebbe dipinto. Morandi studiava minuziosamente le possibili variazioni della composizione, annotandole con segni e lettere sui grandi fogli di carta che avvolgevano il suo tavolo di lavoro: i contorni si sovrappongono e incrociano dando vita a un disegno complessivo tanto straordinario quanto involontario. Attraverso tali tracce, trascurate e dimenticate, Tacita Dean racconta l'opera di Morandi, ricostruendone la costanza e il rigore delle fasi preparatorie. Il film è, infatti, caratterizzato da uno sguardo minuziosamente attento al dettaglio, una speciale qualità della luce e un tempo lento, fatto di lunghe pause, che rivelano di ogni oggetto, di ogni linea, un'essenza che né la pittura né la fotografia riuscirebbero a catturare allo stesso modo. L'artista britannica ci introduce all'interno di universi densi di tempo e spazio che trattengono la verità del momento, simili a nature morte, seppure in movimento. “Pare che a Morandi piacesse dipingere ciò che vedeva. - scrive Tacita Dean - Non si limitava a scegliere, come avevo sempre immaginato, di non dipingere nulla di un oggetto che non riteneva necessario, ma invece li trasformava prima, facendone gli oggetti che voleva vedere. Non era questione di negare i dettagli, poiché egli conservava i dettagli che gli piacevano. L’opacità miracolosa degli oggetti che dipinge è già negli oggetti stessi. Il suo era un doppio artificio. Nel suo studio, tra le pentole di rame e le caraffe smaltate, ho compreso chiaramente il significato di un’affermazione dell’artista Fluxus Robert Filliou: «L’arte è ciò che rende la vita più interessante dell’arte”.
Tacita Dean è nata nel 1965 a Canterbury. Vive e lavora a Berlino e a Los Angeles, dove è stata Artist in Residence presso il Getty Research Institute nel 2014-2015. Il critico Adrian Searle ha definito la sua opera come “caratterizzata da un senso della storia, del tempo e del luogo, dalla qualità della luce e dall'essenza stessa del film. Il focus del suo lavoro, sottile ma ambizioso, è la verità del momento, il film come mezzo e la sensibilità dell'individuo”. Dean ha ricevuto numerosi premi, tra cui la Cherry Kearton Medal and Award, Royal Geographical Society, Regno Unito, nel 2019, il Kurt Schwitters Prize nel 2009, l'Hugo Boss Prize al Solomon R. Guggenheim Museum di New York nel 2006.
Recentemente sono state organizzate mostre personali nel 2023 alla Bourse de Commerce, Pinault Collection (Parigi); nel 2022 al MUDAM Mudam - The Contemporary Art Museum of Luxembourg (Luxembourg) e The J. Paul Getty Museum (Los Angeles); nel 2021 al Kunstmuseum Basel (Basilea); nel 2020 all'EMMA - Espoo Museum of Modern Art (Espoo); nel 2019 alla NY Carlsberg Glyptotek (Copenaghen) e al Museu de Arte Contemporânea de Serralves (Porto); nel 2018 alla Kunsthaus Bregenz (Bregenz), alla Fruitmarket Gallery (Edimburgo) e alla Royal Academy of Arts (Londra), nell'ambito di una trilogia di mostre organizzate in collaborazione con la National Gallery e la National Portrait Gallery della città. Dean ha disegnato le scene e i costumi per The Dante Project, una produzione in collaborazione con il coreografo residente del Royal Ballet Wayne McGregor e il direttore d'orchestra e compositore Thomas Adés. Questo nuovo balletto basato sulla Divina Commedia di Dante ha debuttato nell'ottobre 2021 alla Royal Opera House di Londra. Nel 2011 l'opera di Dean FILM, parte della Unilever Series della Tate Modern e presentata nella Turbine Hall, ha segnato l'inizio della campagna per la conservazione della pellicola fotochimica.