Andrea Corvino (LOL 63) – Non c’è valore senza ricerca

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO OTTOCENTO BOLOGNA
Piazza San Michele 4/C, Bologna, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Orari di apertura ART CITY Bologna:
giovedì 1 febbraio h 10-19
venerdì 2 febbraio h 10-19
sabato 3 febbraio h 10-22 apertura prorogata ART CITY White Night
domenica 4 febbraio h 10-19

Ingresso:
la visione del murale è gratuita
è possibile visitare il Museo Ottocento Bologna (€12,00 interno / €10,00 ridotto) con visita guidata inclusa al percorso permanente e mostra “Carlotta Gargalli (1788-1840) una pittrice bolognese nella Roma di Canova”

Vernissage
01/02/2024

ore 10

Artisti
Andrea Marco (LOL 63) Corvino
Generi
arte contemporanea

Presentazione ufficiale del murale citazionistico “Non c’è valore senza ricerca” realizzato dall’artista bolognese Andrea Marco Corvino (1993) in arte LOL 63 nella enorme volta d’ingresso del Museo (34,8 mq).

Comunicato stampa

Presentazione ufficiale del murale citazionistico “Non c’è valore senza ricerca” realizzato dall’artista bolognese Andrea Marco Corvino (1993) in arte LOL 63 nella enorme volta d’ingresso del Museo (34,8 mq). Il grande lavoro, completato a settembre 2023, verrà ufficialmente presentato in occasione di ART CITY 2024.
Con questo progetto il giovane artista vuole dialogare con le opere dell’Ottocento felsineo, creando un limbo tra il nostro contemporaneo e il Secolo Lungo. Così, i capolavori del Museo Ottocento Bologna, emergono dalla storia parlando all’oggi attraverso una nuova chiave di lettura. Corvino parla con D’Annunzio, con Augusto Majani, con i campioni dell’Ottocento bolognese Luigi Busi, Giovanni Paolo Bedini, Fabio Fabbi e tanti altri, creando un cortocircuito con la nostra visione.
Il titolo “Non c’è valore senza ricerca” vuole mandare un messaggio indispensabile: sottolineare la grande importanza della ricerca scientifica nella valorizzazione dell’arte, senza la ricerca sulle fonti è impossibile produrre progetti di valore. Fondamento principale che guida ogni progetto di Museo Ottocento Bologna e che Andrea Marco Corvino ha espresso appieno.