Fatturato 2023 solido e positivo per Sotheby’s grazie alle grandi collezioni e ai presidi esteri
La casa d’aste sembra averla spuntata anche in quest’anno complesso e sfidante per il mercato dell’arte. E mentre le colleghe Christie’s e Phillips hanno avuto percentuali di flessione a due cifre, Sotheby’s consolida risultati vicini al 2022 da record
In apertura del 2024 sono stati diffusi anche da Sotheby’s i dati sugli andamenti del 2023, e il report evidenzia un aggregato di vendite di $7.9 miliardi, in linea con l’anno precedente, quel 2022 da record che sembrava irripetibile e che ne aveva fatti registrare 8 di miliardi. Con solo lo 0,8% di flessione anno su anno, ma con una crescita del 40% rispetto alle performance del 2019 pre-pandemia, la casa inglese risulta dunque essere uscita abbastanza indenne dalle tribolazioni generalizzate dell’anno appena concluso, anche grazie ad alcuni lotti di particolare valore, al volume di affari generato da importanti collezioni e dalle vendite private e alla crescita del settore del lusso.
Il report di Sotheby’s del 2023 tra lusso e grandi collezioni
Se anche analizziamo il totale delle sole aste – sottraendo i fatturati di RM Sotheby’s e Sotheby’s Concierge, i segmenti cioè per le auto d’epoca e per l’immobiliare – la perdita rispetto al 2022 non supera l’1,3%, con un 2023 di aste da $6.5 miliardi contro un 2022 da $6.6 miliardi.
Il 2023 di Sotheby’s si è caratterizzato infatti per un aggregato di oltre 2,5 miliardi di dollari per le Luxury Sales, ma l’anno è stato anche positivamente trainato dalle sempre più numerose e strategiche aste single owner. Sono state infatti 143 (+49% rispetto al 2019) le sessioni dedicate dalla maison nel 2023 a singole e prestigiose collezioni, che hanno totalizzato un venduto di $1.3 miliardi, + 24% rispetto al 2022. Sei hanno registrato totali da oltre 50 milioni di dollari, mentre 12 hanno superato la soglia dei 20 milioni, trainate dalla Emily Fisher Landau Collection a oltre 400 milioni di dollari o dalla collezione di Mo Ostin da 130 milioni. Oltre 515 sono state le aste organizzare nel 2023 da Sotheby’s e dai suoi 55 dipartimenti localizzati in 10 differenti location in tutto il mondo. A presidiare la domanda d’arte e soprattutto quella che punta alle vette del mercato e ai capolavori di maggior valore e prezzo.
Tante aste e dipartimenti, specialità e presidi nel mondo: tutti i record di Sotheby’s nel 2023
Due i lotti venduti oltre i 100 milioni di dollari e 73 quelli volati oltre il milione, mentre per Picasso e Klimt si mettevano a segno nuovi record, pur non trascurando l’ampiezza dell’offerta di opere sotto i 25,000 dollari, che anzi ha continuato a crescere contando, tra l’altro, per il 77% dei volumi di vendita della casa inglese. Soddisfacenti le performance delle vendite private, che sono cresciute del 7,9% rispetto al 2022 con risultati per $1.2 miliardi e una particolare efficacia dello strumento della trattativa privata per l’arte moderna e contemporanea, soprattutto per opere di Andy Warhol, Marc Chagall, Jean-Michel Basquiat, Pablo Picasso, Ed Ruscha.
E così all’espansione geografica di Sotheby’s – con nuove sedi aperte in almeno otto presidi e la scommessa costante sull’Asia – così come a quella tipologica – con un’offerta sempre più diversificata, dalle auto d’epoca o dai memorabilia dello sport alle aste cross-category della serie The One – risponde una base di clienti sempre più ampia, con un numero di bidder che nel 2023 è stato superiore al 2022 dell’11%. E chissà che allora non si possa guardare con un po’ di ottimismo a questo 2024 appena aperto.
Cristina Masturzo
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati