Green Welcomes Art – Ritorno all’Eden
La mostra permetterà ai visitatori di immergersi in un percorso coinvolgente attraverso le sale della dimora storica. Il tema “Giardino dell’Eden” costituirà il filo conduttore di questa straordinaria esposizione.
Comunicato stampa
Il 30 gennaio 2024, Palazzo Pepoli-Campogrande si trasformerà in un suggestivo scenario per la mostra "Green Welcomes Art", un connubio tra l'arte al femminile e la bellezza della natura. Organizzato con la curatela di Barbara Pavan, l'evento darà vita a un'esperienza straordinaria, grazie alle opere uniche delle talentuose artiste Patrizia Fratus ed Elham M. Aghili, entrambe reduci dalla mostra “Threads of our time” a New York City.
La mostra permetterà ai visitatori di immergersi in un percorso coinvolgente attraverso le sale della dimora storica. Il tema "Giardino dell'Eden" costituirà il filo conduttore di questa straordinaria esposizione.
Elham M. Aghili, artista di origini iraniane, crea fiori e piante utilizzando i filati della Vimar 1991, attività vercellese che vanta Chanel tra i suoi clienti storici. La sua maestria porta alla vita un paesaggio marino, in anteprima dalla sua installazione esposta a Pitti Filati, dando forma a una connessione vibrante con la natura.
Patrizia Fratus è un’artista multimaterica che intende l’arte come strumento di autodeterminazione, e attraverso le sue opere tessili esplora il legame tra la natura e l’essere umano. Tra i fiori e le piante di Aghili non possono mancare le radici, e proprio così le cinque sculture di Fratus emergono dalla terra, tacitamente interconnesse e nutrite dallo stesso sistema radicale.
Dalle radici, passiamo agli estremi: la sua seconda opera rappresenta tre foglie antropomorfe, che si diramano dalle fronde di un albero, ognuna tramutata in volti e corpi ben distinti, diverse tra loro come noi lo siamo tra di noi. Sempre seguendo questo tema, è presente alla mostra una terza installazione dell’artista: per la prima volta, in anteprima, saranno presentate quattro sculture di donne, le cui mani dalle lunghe dita evocano l'estensione e ramificazione delle piante.
Questa è la cifra di Campogrande Concept, che insieme alla fondazione Biohabitat ha deciso di aderire alla green mentality, arrivando a creare insieme una newco chiamata GreenCode, dedicata interamente alla promozione del verde e alla tutela dell’ambiente, ma che includerà sempre e comunque l’arte e il design.
Oltre al suo impegno verso questo tema, Campogrande Concept, grazie alla collaborazione con Cr3are, ha deciso di sostenere per tutto il 2024 WeAreHomies, associazione benefica che mira a proteggere e riabilitare le donne vittime di violenza. Attraverso questa collaborazione viene dunque presentato per la prima volta il toy/logo dell’associazione: si tratta di una bambola dalle fattezze femminili, chiamata “WAW”, acronimo di We Are Woman, che racchiude in sé il messaggio dell'associazione. Da questa fase embrionale, la mascotte sarà poi trasformata fino a dar vita a versioni diverse di se stessa. Infatti, il 3 febbraio, in occasione della notte bianca in via Castiglione, la bambola sarà oggetto di una call to artist: designer, tatuatori, fumettisti, grafici e artisti saranno chiamati a renderla unica. Questi toy diventeranno così una rappresentazione perfetta della realtà diversificata di WeAreHomies, e saranno poi messi in vendita per sostenere la causa dell’associazione in seguito a una mostra dedicata.
In questo percorso al femminile, la fotografa Nima Benati è protagonista della mostra Feminae, inaugurata con l’accensione di 24 lightbox, in cui sono racchiusi i suoi scatti, che vanno a costellare via d’Azeglio. La via è decorata da luminarie e piante, rendendola un piccolo giardino nel centro di Bologna e andando a costituire la scenografia perfetta per la mostra che durerà fino all’8 marzo, serata in cui le opere saranno battute all’asta.