I fiocchi di neve illustrati in un video animato con Brian Cox
I fiocchi di neve sono tra le manifestazioni più affascinanti e artistiche che la natura ci offre. Un video animato della Royal Society ci propone uno sguardo ravvicinato su questo fenomeno
La natura si compone di forme affascinanti cui l’arte spesso si è ispirata nel corso dei secoli. Sono un esempio gli splendidi fiocchi di neve, particelle di acqua solidificata, costituiti da milioni di cristalli di ghiaccio, ciascuno caratterizzato da geometrie irripetibili.
Ad illustrare questo fenomeno atmosferico di grande fascino è un video animato realizzato dalla Royal Society e accompagnato dal commento del fisico e conduttore televisivo inglese Brian Edward Cox.
La forma dei fiocchi di neve
Nel 1611, in una fredda mattina di gennaio a Praga, un fiocco di neve cadde sulla manica del celebre Johannes Kepler, che indusse il matematico a domandarsi come mai quella piccola e soffice particella avesse sei lati.
Solo 400 anni più tardi si scoprirà che le molecole dell’acqua, essendo composte ciascuna da due atomi di idrogeno legati a un atomo di ossigeno, cristallizzandosi, si dispongano in forma esagonale.
Come ben illustra il video, ogni fiocco di neve presenta dunque un cuore esagonale, ma può poi svilupparsi in differenti modi dipendenti dalla variazione di temperatura, umidità e percorso intrapreso.
Fiocchi di neve in fotografia
La voce di Cox ci spiega inoltre quali sono le migliori condizioni per fotografare i fiocchi di neve. La temperatura, deve oscillare tra i -15 e i -3 gradi centigradi.
Il primo nella storia a riuscire nell’impresa fu il giovane contadino statunitense Wilson Bentley, che il 15 gennaio 1885 fotografò un fiocco di neve attraverso una macchina fotografica collegata ad un microscopio: a quello seguirono oltre 5 mila scatti.
Le immagini evidenziano la particolare simmetria in ciascuno di essi, la stessa che caratterizza molti elementi presenti in natura e nella stesso universo. Non sorprende dunque se nei secoli i fiocchi di neve hanno continuato ad attrarre l’interesse di scienziati, fotografi e artisti.
Roberta Pisa
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati