L’artista dissidente cinese Ai Weiwei si racconta nel fumetto di Gianluca Costantini
Artista, architetto, regista. E da oggi anche autore di fumetti. Ai Weiwei arriva nelle librerie (per ora solo quelle americane) con un graphic memoir che racconta la sua storia e la sua arte ribelle disegnata da Gianluca Costantini
Che tra l’artista e attivista cinese Ai Weiwei e il fumettista Gianluca Costantini ci fosse una solida amicizia era intuibile scorgendo i profili social del seguitissimo disegnatore italiano. Detto questo, era difficile pronosticare che i due avrebbero un giorno unito le forze e le rispettive competenze per mettere a segno un progetto a quattro mani. Noti anche e soprattutto per la loro “militanza” e le prese di posizione a sostegno dei diritti dei più deboli (solo lo scorso anno avevamo parlato della mostra di Costantini a bordo della nave umanitaria Ocean Viking), i due artisti hanno recentemente dato alle stampe un fumetto che racconta la vita del celeberrimo scultore, architetto e regista cinese, condensando in 176 pagine disegnate il suo tortuoso percorso umano e professionale.
La vita di Ai Weiwei a fumetti
Pubblicato al momento soltanto negli Stati Uniti, e atteso prossimamente anche in Italia, il libro si intitola Zodiac, ed è un resoconto della vita di Ai Wewei a partire dai dodici segni zodiacali che compongono l’oroscopo cinese. Illustrati dalla matita sapiente ed elegante di Costantini, i dodici animali spirituali – ognuno dei quali dotato di particolari virtù e proprietà – vengono presi come spunto per ripercorrere diversi episodi della vita di Ai Weiwei, conducendo il lettore in una giostra di eventi quasi sempre condizionati dai risvolti e dalle pressioni della politica. Pubblicato da Ten Speed Graphic, con la sceneggiatura di Elettra Stamboulis, il fumetto dedica particolare attenzione ai mesi trascorsi da Ai Wewei in prigione (l’artista fu arrestato nel 2011 a Pechino per le sue critiche al regime), la sua infanzia in esilio e la difficile decisione di lasciare la famiglia per studiare arte in America. E poi ancora l’amore dell’artista per i fumetti, il rapporto con il padre (condannato dal regime cinese ai lavori forzati) e il successo globale grazie alle sue opere spettacolari. Un fumetto che – in pieno stile Ai Weiwei – mescola folklore cinese, vicende biografiche e riflessioni sul clima sociopolitico dei nostri giorni.
Alex Urso
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