Maryam Eisler – Intimate Landscapes
Mucciaccia Gallery prosegue la ricerca di nuove proposte nella sua sede di Roma in via Laurina 31 Mucciaccia Gallery Project, con la direzione artistica di Giulia Abate, presentando la prima mostra in Italia della fotografa Maryam Eisler: Intimate Landscapes.
Comunicato stampa
Dal 10 febbraio al 16 marzo 2024 Mucciaccia Gallery prosegue la ricerca di nuove proposte nella sua sede di Roma in via Laurina 31 Mucciaccia Gallery Project, con la direzione artistica di Giulia Abate, presentando la prima mostra in Italia della fotografa Maryam Eisler: Intimate Landscapes.
Nata in Iran nel 1968, Maryam Eisler è cresciuta a Parigi e, dopo i suoi studi negli Stati Uniti, collabora con moltissime riviste come LUX, Vanity Fair e Harpers Bazaar. Autrice di Confined Artists Free Spirits: Portraits and Interviews from Lockdown 2020 (2023) e Voices: East London (2018), Eisler ha curato anche diversi libri per Thames & Hudson. Eisler ha esposto sia negli Stati Uniti che in Europa. Nel 2014 è stata inclusa nell'elenco di Artnet delle "100 donne più potenti dell'arte" e nominata una delle "donne più influenti del mondo dell'arte in Europa".
"I sentimenti sono la mia stella polare... Cerco spesso ispirazione nella letteratura, nella poesia e nelle arti. Storie di vita, vissute e immaginate. Vere o fantastiche. Nostalgia di tempi passati. Passione. Romanticismo. Dolore. Mondi onirici resi reali... Intimate Landscapes offre uno sguardo su questi sogni e su questa sfaccettata esplorazione del Sublime Femminile" afferma Maryam Eisler.
In mostra circa trenta fotografie di 14 serie realizzate tra il 2018 e il 2024.
Intimate Landscapes esplora il “Sublime Femminile”, concetto che la fotografa identifica come l’energia femminile, la fisicità del corpo e la sua natura divina. Le diverse serie fotografiche esposte rivelano una ricerca di composizione attraverso i contorni intimi della figura femminile, non tanto in relazione alla sua bellezza implicita, ma nel modo in cui si relaziona al suo contesto fisico, spirituale e metaforico.
Attraverso la lente della macchina fotografica, l’artista rivela la dualità della donna, la sua forza e la sua vulnerabilità, in egual misura di intimità, mentre cerca di proteggere il suo mistero.
A queste si accostano, sia nelle serie in bianco e nero che a colori, foto di architetture e paesaggi, che trasudano sentimenti contrastanti: durezza e dolcezza, ostilità e sensualità.