Agostino Arrivabene – L’oniromante

Informazioni Evento

Luogo
PRIMO MARELLA GALLERY
Viale Stelvio 66 (entrata da via Valtellina angolo viale Stelvio), Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Lun – Ven | 09:30 – 13:00 / 14 :00 – 18 :30

Vernissage
22/02/2024

ore 18,30

Artisti
Agostino Arrivabene
Uffici stampa
LARA FACCO P&C
Generi
arte contemporanea, personale

Primo Marella Gallery è lieta di annunciare l’apertura della mostra L’oniromante dell’artista Agostino Arrivabene nei suoi spazi espositivi di Milano: un percorso straordinario attraverso le visioni dell’artista.

Comunicato stampa

Primo Marella Gallery è lieta di annunciare l'apertura della mostra L’oniromante dell’artista Agostino Arrivabene nei suoi spazi espositivi di Milano: un percorso straordinario attraverso le visioni dell'artista, che inaugura giovedì 22 febbraio 2024 alle ore 18.30.

L’oniromante segue la recente personale Thesauros, una mostra antologica negli spazi di Palazzo dei Diamanti a Ferrara, a cura di Vittorio Sgarbi, dove l’artista aveva già messo in luce un percorso letterario in riferimento a un corpus di opere, eseguite nell’arco di quarant’anni della sua vasta produzione, dove chiari erano i riferimenti ai lavori di grandi autori del passato come Dante Alighieri, Etzra Pound, Michelangelo Buonarroti, Ovidio, Esiodo.

Su questo dialogo tra pittura e letteratura Arrivabene in collaborazione con Primo Marella ha costruito un percorso in cui le visioni del sogno aprono a uno sguardo che indaga contesti più misterici dell’evocazione teurgica, dell’elevazione mistica e visionaria in cui la teofania degli dei muta le opere esposte in veri e propri simulacri divini.

“L’idea che il passaggio sacrale tra vita e morte sia un diaframma definitivo, e come tale una paura opprimente, è qualcosa che Arrivabene non può accettare, da qui la sua non sopprimibile tensione verso il trascendente, verso il mistico […] È la soglia tra luce e ombra che Arrivabene frange continuamente con la forza indefessa dell’uccello migratore” *

Ed è tra questi opposti – luce, ombra, paradiso, inferno – che Arrivabene scorge nella veglia e nel sogno il suo viaggio verso sonni inquinati dove la dimensione delle visioni oniriche diviene pronostico, oracolo, miracolo per affrontare la realtà o per decifrare nella realtà il mistero di un Dio Eterno con cui avere un dialogo e dare sostanza e significato alla realtà della vita.

Attivo a livello internazionale, Arrivabene trasporta gli spettatori in un viaggio oltre la realtà; è un'ode all'immaginazione sfrenata e all'esplorazione onirica.

La mostra, curata dallo stesso artista, offre un'esperienza che sfida la percezione e invita gli spettatori a esplorare il proprio io interiore.

Le opere di Arrivabene sono state acclamate per la loro capacità di trasformare l'ordinario in straordinario, il quotidiano in fantastico. La sua tecnica e la sensibilità spirituale si riflettono in ogni pennellata, creando un dialogo poetico tra l'artista e lo spettatore.

Agostino Arrivabene offre uno sguardo intimo nella sua interpretazione del significato dei sogni e delle sue visioni. Le opere esposte nella mostra diventano un mezzo con cui gli spettatori possono esplorare la propria psiche, intraprendendo un viaggio attraverso dimensioni iperuranie e simboliche fortemente influenzate dalla sua prospettiva mistica e dalla sua sensibilità artistica unica.

*D.Galizzi. Anabasis qualcosa deve accadere nell'anima. Catalogo della mostra Anabasis, Museo delle Capuccine, Bagnacavallo, 2015.


Agostino Arrivabene ha costruito una carriera di successo, esponendo le sue opere in gallerie e musei in tutto il mondo. Il suo talento è stato celebrato con mostre significative quali la sua prima antologica To Pathei Mathos in un museo internazionale al Panorama Museum di Badfrankenhausen in Germania, a cura di Gerd Lindner e Peter Weiermair, la mostra Anastasis alla casa del Mantegna a Mantova e l’antologica italiana Thesauros al Palazzo dei Diamanti di Ferrara a cura di Vittorio Sgarbi.

Arrivabene ha collaborato anche con il teatro lirico dando il suo contributo artistico alle scenografie ed ai costumi per il Samson et Dalila all’Operà di Montecarlo nel 2018.