Inaugurata la nuova ala della Fondazione Serralves di Porto. L’architettura è di Álvaro Siza
Dal 1999, l’architetto portoghese ha lavorato in sinergia con la Fondazione Serralves per trasformare la storica tenuta alle porte della città in un centro d’arte di caratura internazionale. Ora un nuovo edificio celebra l’impegno di Siza e garantisce al museo di evolversi
Sarà l’esposizione di lavori normalmente conservati nell’archivio di Álvaro Siza (C.A.S.A., a cura di Antonio Chupina) a inaugurare, il prossimo 24 febbraio 2024, l’ampliamento della Fondazione Serralves di Porto. E non potrebbe essere altrimenti, dal momento che proprio l’architetto portoghese classe 1933, già vincitore del Pritzker Prize (nel 1992), ha progettato il Museo di arte contemporanea – oggi secondo museo più visitato del Portogallo, con 1 milione e 150mila visitatori nel 2023 – che dal 1999 è cuore del polo culturale immerso nel parco urbano di Serralves.
La storia della Fondazione Serralves di Porto
Nel 1987, la tenuta alle porte del centro città fu acquistata dallo Stato proprio con l’obiettivo di farne un centro per l’arte di caratura internazionale, nominato Monumento Nazionale nel 2012: a Siza si deve anche il restauro (2021) di Casa de Serralves, villa Art Decò e fulcro storico del parco esteso per 18 ettari, costruita negli Anni Quaranta per il magnate tessile Carlos Alberto Cabral, e ripensata nel 2004 per accogliere una prima espansione del museo. Che ora cresce ancora, dopo 18 mesi di progettazione e cantiere per ultimare la nuova Ala Álvaro Siza, ancora una volta firmata dall’archistar di Matosinhos.
La nuova Ala Álvaro Siza a Serralves
Immerso nel verde ed esemplato su una visione organica, a ovest del museo (con cui dialoga attraverso una galleria sopraelevata), lo spazio si articola su tre piani, il primo dei quali allestito per accogliere l’esposizione permanente, a rotazione, dei materiali d’archivio di Serralves, a cura del direttore del museo Philippe Vergne; quel che resta ospiterà invece mostre temporanee di arte contemporanea e architettura, consentendo alla Fondazione di acquisire un 50% di spazio in più per progetti espositivi. Ma l’operazione è stata ritenuta essenziale anche per la possibilità di conquistare ambienti atti al deposito e alla conservazione di nuove acquisizioni, donazioni e archivi. Al momento, nel nuovo edificio hanno già trovato spazio cinquemila opere d’arte finora conservate in deposito, e il patrimonio della Collezione Serralves, che include anche libri d’artista e pubblicazioni di settore. “Questo edificio rappresenta una nuova pietra miliare per Serralves: qui la Collezione Serralves sarà esposta permanentemente in modo dinamico, presentando diverse mostre nel tempo. Allo stesso tempo rende un meritato omaggio ad Álvaro Siza, uno dei più grandi nomi della storia dell’architettura mondiale”, sottolinea la Presidente della Fondazione Ana Pinho.
Oltre alla necessità di dare nuovo slancio (e spazi) alla programmazione del centro, c’è infatti la volontà di celebrare il legame tra Serralves e Siza, come summa di un impegno progettuale che si è articolato nell’arco di oltre trent’anni, considerando anche la realizzazione della Casa del Cinema Manoel de Oliveira (2019) e la costruzione della Casa dei Giardinieri (2021), sempre a opera dell’architetto, cui ora viene per la prima volta intitolato un edificio all’interno della tenuta.
Le mostre che inaugurano l’Ala Álvaro Siza
La mostra Improbable Anagrams (dal 24 febbraio al 24 agosto 2024) sarà occasione per invitare i visitatori a “misurare” lo spazio inedito e a confrontarsi con la storia della Fondazione, da movimenti artistici degli Anni Sessanta e Settanta ad artisti emergenti entrati di recente nella collezione del museo. Un viaggio scandito da 160 opere di 80 autori diversi, cui si aggiunge l’installazione site-specific commissionata a Luisa Cuhna per il nuovo edificio.
C.A.S.A. presenta invece il percorso progettuale e creativo di Álvaro Siza – che nel 2015 ha donato parte del suo archivio personale a Serralves – come un modello di comprensione dell’architettura portoghese contemporanea.
Livia Montagnoli
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