Stefano Paulon – Vuoti solidi
Mostra Antologica di Stefano Paulon. Testi e presentazione a cura della critica d’arte Marta Lock.
Comunicato stampa
Inaugurerà venerdì 1° marzo alle ore 18, presso la Sala espositiva della Ex Chiesa di Santa Maria della Misericordia in via Oberdan 45 a Perugia, la mostra antologica di Stefano Paulon dal titolo Vuoti Solidi patrocinata dal Comune di Perugia; durante la cerimonia di apertura la critica d'arte internazionale Marta Lock introdurrà al pubblico il percorso dell'artista milanese che ha alle sue spalle un lungo percorso di sperimentazione sull'Arte Informale in sinergia con la materia e con un Astrattismo Geometrico che costituisce la sua linea distintiva.
Il titolo Vuoti Solidi è dovuto all'illusione ottica generata dall'utilizzo di una gamma cromatica in scala di grigi e dalla sovrapposizione di volumi differenti che infondono quasi un effetto di movimento grazie al gioco di luci e ombre che ne deriva. La mostra presenterà una serie di lavori e di disegni, parte essenziale del processo creativo e di analisi dell'artista, eseguiti tra il 1993 e il 2023 da cui si può evincere l'attenta ricerca compiuta e il forte legame con una geometricità che ha costituito da sempre la linea guida della sua necessità espressiva.
Marta Lock dice di lui: «Lo stile dell'artista milanese Stefano Paulon riprende l'essenzialità del De Stijl, introducendo tuttavia anche la forma circolare che da Piet Mondrian era stata invece completamente abolita perché considerata ambigua, ma assorbe l'esperienza architettonica del Razionalismo per spogliare le sue opere di qualsiasi decoratività, persino rinunciando al colore, e introduce la terza dimensione, quella in virtù della quale riesce ad arricchire i suoi lavori dell'alternanza di rilievi più o meno pronunciati che enfatizzano la simmetria dei suoi lavori. Eppure, proprio grazie alla presenza di quella tridimensionalità e dunque cambiando punto di osservazione, l'equilibrio schematicamente perfetto si modifica facendo fuoriuscire una nuova opzione, quella dell'asimmetria che corrisponde al possibilismo in grado di manifestarsi anche in presenza di un rigore apparente, anche laddove il determinismo sembra dominare la scena. Non solo, Stefano Paulon, scegliendo di eliminare il colore per catalizzare l'attenzione verso la perfezione della pura forma, lavora in scala di grigi che di fatto contribuiscono a puntare ancor più l'accento sulla costante ricerca di un bilanciamento tra luce e ombra, tra il desiderio di emergere e quello di rimanere in silenzio, tra la necessità di essere parte di un tutto e il coraggio di mantenere comunque una propria identità.»
La mostra sarà visitabile dal 1° al 31 marzo e sarà un vero e proprio percorso di approfondimento sulla carriera artistica e sulla sperimentazione creativa che induce Stefano Paulon a fondere la leggerezza del legno con l'apparente, e solo apparente, pesantezza del cemento, insomma, un'esposizione tutta da scoprire e da cui lasciarsi avvolgere.