La fiera non-fiera d’arte contemporanea. A Milano torna (un)fair
All’insegna di sostenibilità, parità di genere e inclusione, la fiera non fiera presenta 60 gallerie internazionali negli spazi di Superstudio Maxi. Obiettivo? Avvicinare l’arte alla vita quotidiana
In programma dall’1 al 3 marzo 2024 (con preview su invito giovedì 29 febbraio), torna a Milano (un)fair, la fiera non fiera diretta da Manuela Porcu e Laura Gabellotto. Con l’obiettivo di creare nuove forme di interazione tra pubblico, collezionisti e mercato dell’arte, per l’edizione di quest’anno (la terza) la rassegna riflette sul desiderio, inteso come aspirazione e sentimento di ricerca appassionata. La campagna di comunicazione è firmata dall’artista Rooy Charlie Lana, che parla di identità e desideri nascosti, in relazione al corpo, qui inteso come atto performativo: “ho lavorato su un formato da manifesto pubblicitario che però riuscisse a ritrarre scene di cruising, di bagni pubblici dove abitano desideri nascosti. Sono incontri casuali ed eccitanti che mimano la produzione di piacere con oggetti gonfiabili. In questi scatti”, continua Rooy Charlie Lana, “appare Transghost, un corpo-identità altro rispetto alle definizioni uomo/donna, etero/omo etc.., che è riconoscibile attraverso lo zentai verde, una tuta integrale e aderente, uno strato superficiale, epidermico capace di nascondere i tratti fisionomici distintivi quali il volto e il colore della pelle di un essere umano”.
(un)fair 2024 a Milano. Le gallerie espositrici
Con un’attenzione per le ricerche più emergenti (spaziando dai formati tradizionali ai nuovi media), tra le 60 gallerie partecipanti anche quelle provenienti da Giappone, Messico, Iran, Turchia, Ungheria e Spagna. Tra le proposte italiane, invece, Candy Snake (con opere di Naomi Gilon, Ilaria Fasoli e Mattia Santi), la bolognese Big Eyes Art Gallery alla sua prima partecipazione (che presenta gli artisti Elena Simoni, Marie Sugimoto, Margareta Senkova e Alberto Gagliardi) e Maroncelli 12 che ritorna dopo un anno di assenza con il lavoro del portoghese Daniel Goncalve.
(un)fair 2024. Le sezioni e i progetti speciali
Insieme a talk, eventi collaterali e laboratori per bambini, (un)fair propone una serie di sezioni speciali tra new media, design, illustrazione e arti performative. Tra queste, New media e i new generation artists, a cura di Luisa Ausenda, che raccoglie una selezione di gallerie e iniziative sulle nuove tecnologie e nuovi linguaggi del contemporaneo; Contemporary craft e Collectible design, curata da Riccardo Sorani di Esh Gallery; la sezione dedicata all’illustrazione a cura di Chiara Pozzi; e, infine, Dialoghi empatici, il programma di arti performative curato da Alessio Vigni. In fiera sarà anche presente lo spazio Erotika III con il collettivo femminista cubano ClitSplash, che fornirà nuove forme di sessualità nell’ambito del metaverso, e 365 (un)fair, una mostra speciale a cura di Mariacristina Ferraioli, che presenterà i lavori di artisti emergenti selezionati dal comitato scientifico. Tra i talk, invece, anche una serie di appuntamenti dedicati al collezionismo a cura di Giorgia Ligasacchi, Art Consultat dello studio partenr della fiera Pavesio e Associati with Negri-Clementi.
Caterina Angelucci
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati