A Ferrara apre un nuovo museo dedicato a Michelangelo Antonioni
La città emiliana ha tirato le somme sui quattro anni passati, tra progetti espositivi e grandi riaperture, il Comune anticipa le prossime mostre per il 2024. Programma e riflessioni
È forte di oltre un milione di visitatori nel periodo 2019-2024 che il Comune di Ferrara propone oggi il programma 2024 per i suoi luoghi di cultura. Grazie alla collaborazione tra la Fondazione Ferrara Arte e il Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara, infatti, il Comune propone nuovi progetti soprattutto per Palazzo dei Diamanti, con una trasformazione: il Padiglione d’Arte Contemporanea diventerà lo Spazio Antonioni.
Il bilancio positivo della proposta museale ferrarese
L’offerta culturale ferrarese – non interrotta nemmeno nel biennio 2020-21 – ha contato nel quadriennio passato oltre quaranta mostre, dall’arte ferrarese (dal Rinascimento al Novecento) a quella contemporanea, passando per la fotografia e la valorizzazione di luoghi storici di pregio come Palazzo Bonacossi. Da non dimenticare, poi, le grandi riaperture: Palazzo Schifanoia, Palazzo dei Diamanti e la Palazzina Marfisa d’Este, a cui si somma la trasformazione in corso d’opera del Padiglione d’Arte Contemporanea nel nuovo Spazio Antonioni, museo permanente che celebra il grande regista ferrarese Michelangelo Antonioni, da inaugurarsi entro l’estate. Il nuovo museo, il cui progetto e allestimento sono opera del prestigioso studio Alvisi Kirimoto, non rappresenterà solo la storia del cinema, ma anche la pittura, la fotografia, la letteratura con libri, quadri, lettere, sceneggiature e appunti del regista, sotto la guida di Dominique Païni, già direttore della Cinémathèque Française e del dipartimento culturale del Centre Pompidou.
I due piani dell’ex Padiglione d’Arte Contemporanea ospiteranno un fondo di oggetti e documenti di Michelangelo Antonioni, per un totale di oltre 47mila pezzi. L’archivio, ora di proprietà del Comune di Ferrara, accompagnerà il pubblico alla scoperta delle opere cinematografiche del regista ferrarese in un percorso cronologico sviluppato tra sale immersive e set espositivi, esplorando le diverse stagioni del secondo Novecento. Una sezione sarà poi dedicata alle grandi donne del cinema, come Lucia Bosé e Monica Vitti, che ispirarono Antonioni, e altre a focus tematici.
“Il bilancio positivo delle attività museali di questi cinque anni sottolinea il ruolo di Ferrara come città della cultura nelle sue numerose espressioni” ha commentato il sindaco della città Alan Fabbri. “Al termine dei cinque anni di mandato, il numero totale di rassegne sarà di 53. Questi numeri testimoniano l’ampia offerta culturale proposta al pubblico dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara, grazie a una programmazione ricca e diversificata, che ha spaziato dall’arte antica a quella moderna e contemporanea, ai grandi artisti ferraresi. Desidero ringraziare in modo particolare Vittorio Sgarbi, presidente insostituibile della Fondazione Ferrara Arte e figura fondamentale nell’indirizzo espositivo che questa amministrazione comunale ha intrapreso e di cui oggi riportiamo gli esiti”, ha aggiunto Marco Gulinelli, assessore alla Cultura del Comune.
La mostre del 2024 a Ferrara
In occasione dell’apertura dello Spazio Antonioni – e con un occhio rivolto all’inaugurazione Museo del Risorgimento e della Resistenza presso la Casa della Patria tra qualche anno – il Comune si appresta a un anno di mostre interessanti. Prima tra tutte, dal 23 marzo, quella dell’artista olandese Maurits Cornelis Escher (Leeuwarden, 1898 – Hilversum, 1972) a Palazzo dei Diamanti. Da sempre amato dai matematici e riscoperto dal grande pubblico in tempi relativamente recenti, Escher sarà al centro di un’ampia retrospettiva, cui si affiancherà nelle sale dell’ala Tisi sarà una mostra dossier che approfondirà la conoscenza dei cofanetti istoriati “in pastiglia” del Rinascimento, calati in una scenografica ambientazione con gli scatti di Wunderkammer di Massimo Listri.
Grande attesa anche per la mostra Il Cinquecento a Ferrara. Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso che aprirà sempre a Palazzo dei Diamanti il 12 ottobre: si tratta della seconda tappa dell’ampia indagine del tessuto culturale e artistico ferrarese inaugurata con la mostra su Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa e che proseguirà nei prossimi anni con quelle dedicate a Girolamo da Carpi, Bastarolo, Bastianino e Scarsellino. Come già in passato, la mostra sarà affiancata da un programma di iniziative culturali e didattiche, con appuntamenti per operatori e insegnanti, conferenze e molteplici proposte all’insegna del coinvolgimento dei giovani. A completare l’offerta espositiva, le mostre monografiche programmate al Castello Estense dal 6 luglio dedicate al pittore ferrarese Antonio Maria Nardi e a Maurizio Bottoni, tra i più autorevoli interpreti della figurazione contemporanea.
Giulia Giaume
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