Il teorema di Margherita, un film sul coraggio dei giovani studenti
Ci sono molti buoni motivi per recarsi al cinema e vedere il film "Il Teorema di Margherita", in uscita il 28 marzo. Ecco il trailer
Arriva al cinema un film avvincente con protagonista una giovane studentessa di matematica, che abbandona gli studi poco prima di laurearsi.
Il teorema di Margherita, in uscita nelle sale italiane dal 28 marzo con Wanted Cinema, sembra così condensare tanti temi attuali e fortemente sentiti dalle nuove generazioni.
La trama del film “Il teorema di Margherita”
Margherita ha 25 anni e sta per laurearsi con un’importante tesi ma, a pochi giorni dalla discussione, le sue certezze crollano, poiché scopre di aver commesso un errore nella complessa dimostrazione oggetto delle sue analisi.
Subentra nella ragazza un forte senso di sfiducia che la induce ad abbandonare il corso, comportando anche la perdita della borsa di studio con la quale ha potuto pagarsi gli studi universitari. Orgogliosa, Margherita non intende chiedere aiuto a nessuno e comincia a darsi da fare per sbancare il lunario.
Scoprirà allora di avere in mano preziose risorse, acquisite proprio grazie alla sua grande passione per la matematica: come nelle migliori storie di formazione, il confronto con le difficoltà della vita adulta, porteranno Margherita ad una catarsi, una crescita che le consentirà di superare lo scoglio con cui ha dovuto scontrarsi.
I temi di attualità nel film
Finalmente vediamo una ragazza, giovane e caparbia, ricoprire un ruolo che il cinema ci ha abituato a vedere in versione maschile: il cliché del genio ribelle “maschio” che sfida le convezioni accademiche, che lascia la retta via per ritrovare sé stesso.
Il tema poi della pressione che i ragazzi subiscono durante gli studi è una questione troppo spesso sottovalutata, che invece emerge nella pellicola della regista Anna Novion. Una recente indagine italiana ha rilevato che il 70% degli studenti universitari ha l’ansia da prestazione e che 1 ragazzo su 2 ha avuto almeno un attacco di panico.
L’altro aspetto critico che il film con Ella Rumpf, Clotilde Courau, Jean-Pierre Darroussin, Julien Frison e Sonia Bonny porta all’attenzione del pubblico, è l’elevato costo che i ragazzi e le famiglie devono sostenere per poter assicurare loro gli studi. Un sistema che appare ancora elitario e che rischia di stroncare carriere di preziosi talenti.
Roberta Pisa
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