5 cose da vedere all’edizione 2024 della fiera (un)fair di Milano
Pop, eccentrica e provocatoria, la fiera non fiera d’arte contemporanea presenta una selezione di gallerie italiane e internazionali che concentrano la loro proposta su temi come il genere e il climate change
Torna a Milano per la sua terza edizione la fiera non fiera d’arte contemporanea (un)fair, ospitata negli spazi di Superstudio Maxi, in via Moncucco 35, dall’1 al 3 marzo 2024. Oltre 60 le gallerie internazionali (da Madrid, Barcellona, Istanbul, Lugano, Budapest), a cui si aggiungono le italiane, come Candy Snake Gallery, la mitica cartoleria-galleria Bonvini 1909, Colla Super, Galleria Ferrero, A.MORE Gallery. Con l’obiettivo di offrire un luogo di incontro non convenzionale tra i collezionisti e il pubblico di appassionati, accogliendo in particolare le nuove generazioni, la rassegna offre anche talk, mostre curate e sezioni dedicate ai new media, al contemporary craft e al collectible design.Vivaci, pop fluide, pop surrealiste, eccentriche e provocatorie sono le opere presentate sulla base di temi legati al genere e al climate change: ecco una selezione di gallerie da non perdersi in fiera per Artribune.
Emma De Gaspari
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Colla Super – Milano
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Tobe Gallery – Budapest
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Big Eyes Gallery – Bologna
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Candy Snake Gallery – Milano
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Iosonopipo
Sono Marco Bertani (fotografo), Francesco Buonfino (artista, illustratore), Eric Tacchini (fotografo) e Matteo Fumagalli alias Fumatto (artista, designer) il collante su cui si basa Colla Super, una piccola realtà situata nel quartiere Nolo a Milano. “In parole semplici, volevamo fare qualcosa di diverso, di più underground e internazionale senza tanti schemi; un luogo non luogo dove l’arte e l’essenza urbana dialogano, senza dimensione temporale”, racconta Marco Bertani osservando la scultura di ceramica Hope di Niccolò Rossi, artist guest di Colla.
Direttamente da Budapest, Tobe Gallery porta in fiera il fotografo guatemalteco Juan Brenner, classe 1977. Dopo un passato a New York come fashion photographer (lavorando anche per People e L’Uomo Vogue), torna in Guatemala per concentrarsi sulle persone e sul complesso territorio delle Highlands occidentali. Gli scatti esposti sono crudi ritratti del contrasto tra l’irruente globalizzazione e le tradizioni dell’America Centrale.
Per la prima volta in fiera, la galleria bolognese si distingue per l’internazionalità e lo stile pop degli artisti proposti. Elena Simoni, in arte Psychonoir, l’artista giapponese Marie Sugimoto, la bielorussa Margareta Senkova e, infine, gli artisti padovani Giacomo Corradin e Rogerio Boschetto, con il progetto Roger.io.
Ha uno stile inconfondibile nella scelta degli artisti e non passa inosservata tra le 60 gallerie del Superstudio Maxi. Pietro Di Corrado, Ilaria Fasoli, Naomi Gilon e Mattia Sarti rendono lo stand della galleria innovativo, fluido, fresco, ma anche gotico e sensuale.
Tra gli artisti, come non essere catturati dai colori e l’irriverenza di iosonopipo? Dietro la macchina c’è Giuseppe Palmisano, classe ‘89 e originario della Puglia. Attore, scrittore e fotografo, è un artista a 360 gradi, tra femminismo, nuditée, ironia, colore, ambiente e contemporaneità.
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Colla Super – Milano
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Tobe Gallery – Budapest
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Big Eyes Gallery – Bologna
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Candy Snake Gallery – Milano
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Iosonopipo
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