La natura lirica di Marco Eusepi in mostra da Francesca Antonini a Roma
Realizzata a olio o acrilico su carte giapponesi intelate, la pittura di Eusepi mette in scena narrazioni gestuali concepite rapide e istintive, un tratto agile e dal guizzo cromatico carico di ricordi evanescenti
Giunto al quinto appuntamento le sale della galleria romana accolgono le opere dell’artista Marco Eusepi (Anzio, 1991), in un’operazione site specific che ripensa concettualmente lo spazio espositivo. Con Assolo #5 si inaugura la personale dell’artista laziale, nata in collaborazione con Secci Gallery. Nella pittura di Eusepi, realizzata a olio o acrilico su carte giapponesi intelate, ritroviamo narrazioni gestuali concepite probabilmente in maniera rapida e istintiva, un tratto agile e dal guizzo cromatico carico di ricordi evanescenti nei quali si aprono delicate composizioni pittoriche dall’aspetto onirico. Emergono così immagini flebili e mutevoli, che da un momento all’altro sembrano dissolversi, lasciando intonsa la superfice pittorica.
La mostra di Marco Eusepi a Roma
Dal grande al piccolissimo formato l’artista propone una pittura caratterizzata da una visione lirica e sentimentale, incentrata principalmente sul ruolo evocativo della natura che si dipana attraverso fiori, elementi vegetali, alberi, foglie e paesaggi. Le composizioni di Eusepi si rivelano d’impronta mnemonica e immaginifica, declinate con uno sguardo intimista e personale. Le scene pittoriche, composte da colori tenui e indiscreti, raccontano un paesaggio interiore, offrendo così al fruitore la possibilità leggere una connotazione espressiva che va al di là del dato materico e percettivo, avviando quasi silentemente una nuova descrizione della natura.
Quella di Marco Eusepi è una rappresentazione pittorica che entra in contatto con un’idea di sublime cara a David Friedrich che, nelle sue Osservazioni su una collezione di dipinti di artisti per la maggior parte viventi o deceduti di recente, scriveva così: “il compito dell’artista non consiste nella fedele rappresentazione del cielo, dell’acqua, delle rocce e degli alberi; la sua anima e la sua sensibilità devono al contrario rispecchiarsi nella natura. Riconoscere, penetrare, accogliere e riprodurre lo spirito della natura con tutto il cuore e con tutta l’anima è il compito di un’opera d’arte”.
Giuseppe Amedeo Arnesano
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