“Il centro ormai è solo dei turisti”. A Roma la galleria z2o Sara Zanin si sposta a Testaccio
Inaugura a Testaccio un nuovo spazio espositivo, progettato dallo studio Bevilacqua Architects. E apre con una mostra corale, che rispecchi come una sinfonia tutti gli artisti che hanno fatto crescere la galleria
Si sposta dal centro storico a Testaccio la galleria z2o Sara Zanin, che oltre al (vicino) spazio ‘domestico’ z2o Project di via Pontelli apre, il 16 marzo, una nuova sede in Via Alessandro Volta 34. La nuova casa della galleria, che sorge all’interno di uno spazio progettato dallo studio Bevilacqua Architects, è un po’ diversa dalla precedente, e segue l’evolversi un nuovo sentire, così come di diverse necessità di esposizione e studio: “Questo spostamento è stato motivato dalla volontà di cambiamento e di ricerca di uno spazio industriale più ampio e funzionale, uno spazio alternativo che fosse adatto a contenere mostre site specific e progetti di ricerca che da sempre connotano il lavoro della galleria“, racconta ad Artribune Sara Zanin. “Dopo aver trascorso dieci anni nello spazio di Via della Vetrina, sentivo un forte desiderio di allontanarmi dal centro storico, che si sta sempre più svuotando dei residenti e riempiendo di turisti, e portare l’arte nei luoghi più veri di Roma come il rione di Testaccio, vivace e culturalmente ricco, con una lunga storia legata all’arte e di essere a contatto con un pubblico più ampio; la mia sfida è quella di far diventare la galleria un punto d’ incontro importante per il quartiere. In ultimo la vicinanza dello spazio principale con il nostro secondo spazio z2o Project favorisce una sinergia creativa e un dialogo tra le due sedi“.
La mostra Contrappunti inaugura il nuovo spazio
A inaugurare lo spazio è la mostra collettiva Contrappunti, che si estende anche nel vicino spazio z2o Project w coinvolge tutti gli artisti della galleria: sarà esposta un’opera rappresentativa di ciascuno di coloro che hanno contribuito a definire l’identità della galleria z2o. Sono Evgeny Antufiev (1986), Mariella Bettineschi (1948), Silvia Camporesi (1973), Pier Paolo Calzolari (1943), Michele Guido (1975), Tomoe Hikita (1985), Anna Hulačová (1984), Kaarina Kaikkonen (1952), Krištof Kintera (1973), Giovanni Kronenberg (1974), Guglielmo Maggini (1992), Alexi Marshall (1995), Beatrice Meoni (1960), Hidetoshi Nagasawa (1940-2018), Ekaterina Panikanova (1975), Beatrice Pediconi (1972), Alfredo Pirri (1957), Nazzarena Poli Maramotti (1987), Fabrizio Prevedello (1972), Marta Roberti (1977), Cesare Tacchi (1940-2014), Michele Tocca (1983).
“Contrappunti è il titolo della mostra che vuole riflettere l’idea di armonia nelle diversità, in campo musicale si riferisce difatti all’interazione tra melodie indipendenti che si intrecciano per creare una composizione armoniosa”, precisa Zanin. “La mostra si svolgerà contemporaneamente nei due spazi con l’intento di creare un dialogo tra loro, mantenendone però una identità precisa e distinta: lo spazio z2o Project dedicato maggiormente alla ricerca e alla collaborazione anche con altre gallerie e lo spazio z2o Sara Zanin, la sede principale, dedicata all’esposizione degli artisti della galleria“.
Giulia Giaume
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