L’editoria indipendente in Italia #18. Christian Marinotti Edizioni
Tra i suoi meriti, quello di portare in Italia scritti inediti di Heidegger e Sartre: abbiamo intervistato Christian Marinotti, da più di venticinque anni in prima linea nell’editoria filosofica e artistica indipendente
Prosegue il racconto delle case editrici indipendenti in Italia e questa volta è il turno di Christian Marinotti Edizioni, ormai storica editrice con oltre venticinque anni di storia alle spalle. Abbiamo parlato con il suo fondatore Christian Marinotti che ci ha illustrato l’articolata proposta di titoli che spaziano dalla filosofia al pensiero dell’arte, ma anche le pubblicazioni di scritti e conversazioni di alcuni dei più decisivi artisti del XX secolo.
Raccontaci Christian Marinotti Edizioni: come e quando è nata, che linea editoriale ha, a chi si rivolge.
Christian Marinotti Edizioni nasce nel 1998 come una casa editrice di ampio spettro culturale, senza preclusioni e steccati disciplinari, aperta al pensiero, alle idee e all’innovazione, con l’obiettivo di portare una testimonianza libera e rigorosa nei vari campi del sapere. Una casa editrice che si distingue per l’impronta dei propri libri: titoli stimolanti e attraenti per il lettore, che potrà riconoscerne la qualità a partire dall’interesse degli argomenti trattati o dalla notorietà degli autori, oltre che dalla cura della veste grafica e di stampa.
Nei primi venticinque anni di attività Christian Marinotti Edizioni, che annovera un catalogo composto da ventiquattro collane, si è distinta all’interno del panorama culturale italiano per una proposta riccamente articolata, che ha trovato nella filosofia e nel pensiero dell’arte i propri ambiti di elezione.
Quali autori avete pubblicato?
La sezione filosofica del catalogo comprende una ricca schiera di autori contemporanei italiani e stranieri, da Emanuele Severino a Salvatore Natoli, da Umberto Curi a Rocco Ronchi, da Jean Beaufret a Fulvio Papi, a Fraçois Fédier, ecc.; così come di autori classici, da Nietzsche a Jaspers, da Klages a Bachofen, da Walter Friedrich Otto ad Albert Schweitzer, solo per citarne alcuni, cui si aggiungono i nostri due cavalli di battaglia, Jean-Paul Sartre e Martin Heidegger.
A questo si accompagna una nutrita collezione di preziosi volumi dedicati alla filosofia dell’arte, che hanno il merito di approfondire la conoscenza del pensiero fenomenologico sulla base della segreta simmetria che sussiste tra la filosofia e l’arte. La pubblicazione dei principali scritti e conversazioni di alcuni dei più decisivi artisti del XX Secolo costituisce allora un imprescindibile approfondimento delle istanze che hanno dato vita, nel corso del Novecento, alle più avanguardistiche forme espressive in pittura, scultura e architettura.
In un contesto come quello italiano dove molte persone non leggono libri, come sopravvivono gli editori indipendenti?
Posso rispondere per me: indispensabile è trovare una precisa collocazione sul mercato. Pertanto, per sopravvivere, un editore indipendente deve connotarsi, rendersi in tal modo riconoscibile e, possibilmente, diventare un punto di riferimento con i suoi libri.
Qual è il libro o autore che più vi rappresenta o al quale siete più legati e perché?
Emblematica in tal senso la scelta di Marinotti Edizioni di accogliere nel proprio catalogo due collane espressamente dedicate alla pubblicazione di opere inedite in Italia di Jean-Paul Sartre e di Martin Heidegger, che ha potuto mettere a disposizione dei lettori più attenti il lavoro di questi massimi interpreti di quelle che, a vario titolo, vengono considerate le due più influenti scuole filosofiche del Novecento.
Vi andrebbe di indicarci un editore indipendente di cui vi piace particolarmente il lavoro?
Ognuno ha le proprie specificità, così come pregi e difetti. Non me la sento di dare giudizi o stilare classifiche. Tuttavia non mi vergogno di dire che invidio a Johan & Levi la sua formidabile presenza nei bookshop museali, tra le poche librerie oggi in Italia che riescono ancora a vendere saggista di alto profilo culturale.
Qualche anticipazione sui libri in uscita nei prossimi mesi?
Innanzitutto Jean Cocteau con i suoi Scritti sull’arte, tra genialità interpretativa e acrobazie linguistiche; poi Bernard Huet con Elogio della continuità in architettura, scritti scelti di questo celebre architetto e urbanista francese ancora poco frequentato in Italia; si continua con l’inedito in Italia del noto teorico spagnolo dell’architettura Fernando Espuelas, Anomalie domestiche; inoltre una selezione di testi inediti di Jean-Paul Sartre, Il Colonialismo è un sistema. Colonialismo, neocolonialismo e post-colonialismo; infine un testo appositamente scritto per noi su Capogrossi, Segno e drammaturgia. Una rilettura, di Gianni Contessi.
Ultima domanda: il libro assolutamente da leggere almeno una volta nella vita.
Uno? Tantissimi! Perché uno tira l’altro peggio delle ciliegie… A parte gli scherzi, non sono così apodittico, né messianico, bensì curioso. Perché limitarsi a uno quando le bibliografie scoppiano di titoli. Ma poiché a domanda educazione vuole che si risponda, dico i tragici greci.
Dario Moalli
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