“My name is” di Eminem compie 25 anni e il rapper ne svela i retroscena con un video
II brano "My Name Is" di Eminem usciva nel gennaio 1999. Per celebrarlo lo stesso rapper spiega il making of dell'indimenticabile videoclip
Correva l’anno 1999, e alla vigilia del nuovo millennio un rapper bianco, dall’aspetto un po’ sfigato, irrompeva su Mtv con un videoclip poi passato alla storia.
Lui era Eminem con il brano My name is, che quest’anno compie 25 primavere. Per celebrarlo, lo stesso rapper ne spiega il dietro le quinte sul suo canale YouTube.
Il successo del brano “My name is” e il videoclip
My name is vinse il Grammy Award nel 2000 come Best Rap Solo Performance e divenne due volte singolo di platino, vendendo oltre 2 milioni di copie nei soli USA.
Il videoclip demenziale che lo lanciò aveva come protagonista una coppia intenta a fare zapping in tv quando si sintonizza su un programma condotto da un tale Marshall Mathers, interpretato proprio dal cantante.
Incanti, il settimanale sul mercato dell'arte Informazioni, numeri, tendenze, strategie, investimenti, gallerie e molto altro.
Render, il bisettimanale sulla rigenerazione urbana Nuovi progetti, tendenze, strategie virtuose, storie da tutto il mondo, interviste e molto altro.
Nella clip musicale il suo alter ego prende poi le sembianze di Bill Clinton, allora reduce dallo scandalo Lewinsky, inscena una parodia di Marylin Manson o si cala nei panni di uno scienziato pazzo e di un maniaco che entra in uno strip club.
Recentemente un tiktoker ha dimostrato persino che, ascoltando My name is al contrario, si può sentire il nome “Eminem”. Un’ipotesi che contribuisce ad accrescere l’alone mitico che aleggia sulla traccia, parte dell’album The Slim Shady LP.
Il video celebrativo di Eminem
In poco più di quattro minuti, il rapper ripercorre la storia della sua mitica canzone.
Spiegando come quello fosse il suo vero primo video, con un budget importante, e il suo biglietto di presentazione per il debutto nel mondo della musica, Eminem racconta di aver scritto il testo di My name is a casa sua, dopo aver composto l’incipit in studio.
Il rapper si sofferma sulla storia delle comparse, come il ventriloquo, o di come Dr Dre e Phillip Atwell abbiano ideato la sceneggiatura del filmato, smentendo anche le voci che fosse sotto effetto di ecstasy durante le riprese.
Il resto ve lo lasciamo rivelare direttamente dal cantante di Detroit.
Roberta Pisa
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati
Lettera, la newsletter quotidiana Non perdetevi il meglio di Artribune! Ricevi ogni giorno un'e-mail con gli articoli del giorno e partecipa alla discussione sul mondo dell'arte.
