Alvin Curran – Endangered Species
Alvin Curran (Providence, Rhode Island, 1938), musicista e compositore protagonista della mostra Hear Alvin Here, in corso al MACRO fino al 17 marzo 2024, eseguirà Endangered Species, una performance live-electronic suonata con un pianoforte Disklavier nella galleria vetrata del museo.
Comunicato stampa
Sabato 9 marzo 2024 alle ore 19.00, Alvin Curran (Providence, Rhode Island, 1938), musicista e compositore protagonista della mostra Hear Alvin Here, in corso al MACRO fino al 17 marzo 2024, eseguirà Endangered Species, una performance live-electronic suonata con un pianoforte Disklavier nella galleria vetrata del museo.
Endangered Species è un progetto solista in continuo divenire: iniziato nel 1988 con il titolo di Electric Rags, nel tempo si è evoluto rispondendo ai luoghi e ai contesti nei quali viene di volta in volta eseguito, oltre che alle possibilità espressive offerte da nuove tecnologie musicali contemporanee. Attingendo da uno sconfinato repertorio di suoni registrati nell’arco di oltre sessant’anni, poi processati da un campionatore midi e suonati con un pianoforte a coda, Curran genera una performance musicale spontanea e sempre nuova: «un atto magico in cui il mondo intero diventa udibile direttamente dalla punta delle mie dita», afferma il compositore.
«Quelle di Endangered Species sono storie raccontate in un linguaggio che ho inventato pensando a persone, luoghi, canzoni, cose, eventi, macchine, musiche, animali, stanze, cieli, arie e sogni..., a volte senza pensare a nulla. Ogni performance è una nuova storia raccontata in tempo reale, con gli stessi suoni essenziali, lanciati come un artista che dipinge ad affresco, configurati di volta in volta e in ogni momento con la durata imprevedibile della propria energia creativa».
La mostra Hear Alvin Here ripercorre oltre cinquanta anni della ricerca musicale di Alvin Curran e delle sue numerose collaborazioni, raccontando anche il suo rapporto con Roma, città in cui vive e lavora dal 1965.
Attraverso una nuova opera sonora, un mixtape che racchiude frammenti di molteplici brani e registrazioni, Curran accompagna il pubblico in un percorso autobiografico di ascolto che va dagli inizi della sua carriera alla fine degli anni Cinquanta, fino ai suoi più recenti lavori. Dalle improvvisazioni libere al Fluxus, dalle composizioni per sirene di nave alle musiche per orchestra e pianoforte, fino all’intelligenza artificiale e ai brani scritti per Maria Monti e Memè Perlini, Hear Alvin Here propone un excursus che permette di ripercorrere in filigrana alcuni dei nodi centrali della musica sperimentale e di ricerca dal secondo Novecento in poi.
Alvin Curran (Providence, Rhode Island, 1938) vive e lavora a Roma dal 1965. Ha studiato con Ron Nelson, Elliott Carter e Mel Powell. Nel 1966 ha co-fondato il collettivo Musica Elettronica Viva con Frederic Rzewski e Richard Teitelbaum. Curran ha insegnato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma (1975-1980), al Mills College (1991-2006) e alla Hochschule für Musik di Mainz (2011), tra gli altri. Ha scritto molto sulla musica, sulla sua musica e su quella di diversi artisti; ha eseguito migliaia di performance dal vivo e presentato il suo lavoro in contesti istituzionali internazionali, la sua discografia include oltre trenta registrazioni da solista e sessanta in collaborazione con altri musicisti. Al suo lavoro è stato dedicato il libro Alvin Curran: Live in Roma, a cura di Daniela Tortora (Die Schachtel, 2010), mentre The Alvin Curran Fakebook, un compendio illustrato di brani annotati, è stato pubblicato nel 2015.