Andrea Bolognino – Osservatorio

Informazioni Evento

Luogo
ACAPPELLA
Vico Santa Maria a Cappella Vecchia 8 , Napoli, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
09/03/2024
Artisti
Andrea Bolognino
Generi
arte contemporanea, personale

Acappella è lieta di annunciare la seconda mostra personale in galleria dell’artista Andrea Bolognino, (1991, Napoli).

Comunicato stampa

Andrea Bolognino ha voluto cambiare aria ed è tornato a Napoli con Osservatorio, una serie di nuove opere che, ancora una volta, colpiscono per la saldezza della ricerca. Attualmente Bolognino vive a Monaco di Baviera, dove ha stretto amicizia con giovani artisti tedeschi e i numerosi colleghi stranieri presenti nella capitale bavarese. Sarà stata la familiarità con le collezioni della Lenbachhaus e del Blaue Reiter a nutrire la sua sensibilità? Andrea parla, infatti, di Franz Mac, di Kandinsky e dei disegni di bambini conservati in questo straordinario museo. Già lo scorso anno, i costumi ideati per Tauromachia - la sensibile performance realizzata con il fratello Adriano - ci avevano fatto intuire quanto il suo sguardo si fosse ampliato al movimento e allo spazio, rispetto alle opere della mostra a Capodimonte concepite come un omaggio alla Parabola dei ciechi di Breughel il Vecchio. Questo movimento trova ora una splendida espressione nelle opere su tela di grandi dimensioni in cui i confini tra la pittura e il disegno sembrano sfumare, una tecnica che l'artista ha a lungo preferito su tutte le altre. Il disegno ormai non è più il linguaggio circoscritto allo studio, all'elaborazione, al progetto, ma persiste materialmente e concettualmente come la proiezione del pensiero, il legame più forte che unisce le arti.  Bolognino dà al disegno una nuova accezione, suggerendo ancora una volta che la bellezza possiede una sua energia e una sua logica. Qual è il potere dell'artista nello sviluppare le sue energie, i voli di fantasia, queste esplosioni che si diffondono sulla tela come abbagli o macchie? Il Surrealismo, da Yves Tanguy a Roberto Matta e Arshile Gorky, ha aperto la strada, ma Bolognino appartiene a un background diverso e le sue composizioni anamorfiche perseguono forme di realtà, paesaggi astratti e immaginari, dove la figura si compie da sola, che sia in dialogo con l'artista o con l'intelligenza artificiale che attiva le proprie funzioni per lo sviluppo della composizione. Il risultato è un nuovo abbagliante scenario di colori e forme, dove le ragioni della bellezza si intrecciano con quelle della rêverie.

 

Sylvain Bellenger.

 

 

 

 

Vi Aspettiamo!

 

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Acappella is pleased to announce the second solo exhibition in the gallery with the italian artist Andrea Bolognino, (born 1991, Naples).

 

 

Andrea Bolognino wanted to change scenery and returned to Naples for the show Osservatorio: a collection of new works that once again impresses with the firmness of its research. Bolognino is currently living in Munich, where he befriended many young German and foreign artists who live in the Bavarian capital. Is the familiarity with Lenbachhaus’s collections and the Blaue Reiter that have nurtured his sensibility? Andrea speaks of Franz Mac, Kandinsky, and the children’s drawings housed in the latter extraordinary museum. Already last year, the costumes he designed for Tauromachia, the performance he created in collaboration with his brother Adriano Bolognino, gave us a glimpse of how, since the eye’s fulgurations within the homage to Breughel the Elder’s Parable of the Blind in Capodimonte, his gaze broadened to include movement and space. Movement is now splendidly expressed in his large-scale drawings on canvas, which seem to blur out the boundaries between painting and drawing - a technique he has long favoured above all others. Drawing may no longer be the language of study, elaboration, and design, but is materially or conceptually the demonstration of thought, which is undoubtedly the strongest link between arts. Bolognino gives drawing a new reasoning, suggesting once again that beauty possesses its own energy and its own logic. What is the power of the artist in developing his energy, his flights of imagination, the explosions that spread across the canvas like dazzles or stains? Surrealism, from Yves Tanguy to Roberto Matta to Arshile Gorky, paved the way. But Bolognino comes from a different background, and his anamorphic compositions pursue forms of reality - abstract and imaginary landscapes - where the form drives itself in dialogue with the artist or with the artificial intelligence that activates its own analyses in the development of the form. The result is a new chromatic and formal dazzle, where the reasons for beauty blend with those for reverie.

 

Sylvain Bellenger