Gli oltre 50.000 mq di spazio espositivo del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano diventano per la prima volta il campo di un gioco di ruolo multigiocatore intitolato Planetario Perduto, a metà tra realtà storica e fiction. Sulle tracce di una misteriosa profezia che vedrà tornare l’uomo sulla luna, da sabato 23 marzo il pubblico potrà esplorare la collezione del museo attraverso enigmi e indizi nascosti. L’obiettivo dell’escape game è salvare l’umanità e tornare sull’unico satellite naturale della terra grazie a un kit di oggetti e congegni misteriosi, e con l’aiuto di una web app programmata ad hoc (scaricabile facilmente su smartphone). Nel corso del gioco i partecipanti dovranno superare 8 missioni, ripercorrendo le più importanti sezioni espositive del museo, quali: le Gallerie Leonardo, la sezione Spazio, le reti di Mosaico Tecnologico, il sottomarino Enrico Toti e il Padiglione Aeronavale.
Planetario Perduto. Il primo escape game del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano
“Planetario Perduto è un urban escape game che trasforma l’intero Museo in un enorme playground in cui le sezioni espositive e gli oggetti osservati attraverso le lenti della narrazione, assumono un significato nuovo e sorprendente” racconta Luca Roncella, Game Designer del museo, l’unico in Italia ad avere nel proprio organico un game specialist. “Giocando e interagendo con gli oggetti storici emergeranno dettagli e storie che ne riveleranno aspetti poco o per niente conosciuti, in un rimando continuo di connessioni remote tra eventi, personaggi, tecnologie rivelando nuove possibili narrazioni. È un modo nuovo e alternativo di vedere e vivere il museo che susciterà nei più curiosi il desiderio di saperne di più, perché crediamo che la curiosità sia un potente antidoto contro il pregiudizio e gli atteggiamenti antiscientifici”. Il progetto dell’escape game, infatti, fa parte di una più ampia iniziativa che mira a valorizzare il patrimonio del museo – che nel 1997 fu il primo in Italia a lanciare un proprio sito web – mediante l’utilizzo dei linguaggi e delle tecnologie digitali, riconoscendole come imprescindibili per le nuove forme di relazione, comunicazione e accesso alla conoscenza della società contemporanea.
Caterina Angelucci
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