Lanciato il bando per il nuovo curatore del Padiglione Italia alla Biennale Architettura di Venezia del 2025
Fino al 10 maggio 2024, tutti i curatori italiani (e non) che lavorano in Italia potranno inviare la propria candidatura. Ad essere premiata dalla commissione? Sarà l'attenzione verso l'impatto ambientale e la sostenibilità dei materiali utilizzati
Ci eravamo lasciati a dicembre, con la nomina di Carlo Ratti a curatore della 19. Mostra Internazionale di Architettura a Venezia, che aprirà al pubblico il 24 maggio 2025. “A noi architetti piace pensare di essere ‘smart’”,commentava Ratti, “ma la vera intelligenza è ovunque: dall’ingegno disincarnato dell’evoluzione naturale, alla crescente potenza di calcolo dei nostri computer, fino a una diffusa saggezza collettiva. Per affrontare un mondo in fiamme, l’architettura deve riuscire a sfruttare tutta l’intelligenza che ci circonda”.
Un commento a cui i neo – curatori traggono ispirazione per i loro progetti, in attesa di scoprire quale sarà il tema indagato dall’architetto torinese per la kermesse veneziana. Nel mentre, la Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura ha lanciato il bando per la selezione del nuovo curatore del Padiglione Italia.
Il bando per il curatore del Padiglione Italia alla Biennale Architettura di Venezia 2025
Obiettivo della open call del Ministero della Cultura è quello di selezionare una proposta curatoriale capace di restituire una visione innovativa e non convenzionale dell’architettura contemporanera italiana, e che entri in dialogo con gli spazi delle Tese delle Vergini. Una mission che chiama a raccolta tutti i curatori italiani (e non) operanti in Italia, i quali potranno presentare le proposte progettuali entro il 10 maggio 2024, ponendo una particolare attenzione all’impatto ambientale e alla sostenibilità dei materiali utilizzati durante l’allestimento, così come al loro smaltimento.
Dopo una prima fase di selezione da parte della Commissione di valutazione (composta dal Commissario del Padiglione e Direttore Generale Creatività Contemporanea, il Preside del Comitato Tecnico- Scientifico per l’arte e l’architettura contemporanee e da tre personalità di spicco del panorama dell’architettura contemporana), i dieci candidati potranno procedere con la seconda fase del bando, inviando un dossier di approfondimento con i dettagli del progetto espositivo, il quadro economico e il cronoprogramma.
Valentina Muzi
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