Octavio Floreal – Indagine II’24
“Indagine II’24” è il titolo della mostra dell’artista spagnolo Octavio Floreal, che si estende dalle sale della galleria GART Arte Contemporanea di Neive, fino ai giardini e agli spazi interni del nuovo ristorante nelle Langhe La Sbornia a Verduno.
Comunicato stampa
“Indagine II’24” è il titolo della mostra dell’artista spagnolo Octavio Floreal, che si estende dalle sale della galleria GART Arte Contemporanea di Neive, fino ai giardini e agli spazi interni del nuovo ristorante nelle Langhe La Sbornia a Verduno. Domenica 17 marzo alle ore 17:00 ci sarà l’evento inaugurale delle quattro grandi opere di Octavio Floreal installate a La Sbornia a Verduno. L’estensione installativa della mostra a Verduno è un connubio tra paesaggio e architettura, arte ed enogastronomia.
In occasione dell’evento sarà presente l’artista e la partecipazione all’evento è su invito.
L’estensione della mostra nasce dalla sensibilità e dalla collaborazione di Mauro Priola, Alessandro Mascarello, Davide Penna e Carmela Straniero, menti che hanno saputo immaginare e curare nei minimi dettagli l’architettura e la cucina del ristorante La Sbornia a Verduno, con Annalisa Ghella e Francesca Carbone della GART Arte Contemporanea, galleria di ricerca che continua a intrecciare le relazioni più intime di un territorio d’eccellenza con l’arte contemporanea di panorama internazionale.
L’esperienza a La Sbornia a Verduno è un’immersione in un percorso tra diverse geometrie, profumi, panorami e opere d’arte. Il nome stesso del ristorante porta il titolo di un’opera realizzata nel 1960 dal noto artista albese Pinot Gallizio. L'opera “La sbornia a Verduno”, di cui è presente una riproduzione all’ingresso del ristorante, è una composizione di molteplici elementi, realizzati con segni grafici neri, talvolta indistinguibili, che sfidano lo spettatore al gioco del riconoscimento, al gioco dell’indagine.
“Indagine” per definizione è “un’attività teorica e pratica, indirizzata alla conoscenza o alla scoperta di qualcosa”. Questa parola, diventata il titolo della mostra, raccoglie all’interno di sé il principio madre che ha mosso sin dai primi tempi la ricerca dell’artista spagnolo Octavio Floreal e che ha dato nome a uno dei suoi maggiori filoni di lavoro che approfondisce da più di vent’anni.
La mostra nella galleria GART Arte Contemporanea di Neive, situata in Via Rocca 31, continuerà fino al 24 Marzo e sarà aperta dal venerdì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 12:30 e dalle ore 15:00 alle 18:00.
GART Arte Contemporanea e il progetto GARTOUR
La galleria GART Arte Contemporanea attraverso il progetto GARTOUR continua a tessere i fili più intimi di un territorio d’eccellenza con l’arte contemporanea. La galleria, con sede centrale nel cuore del centro storico di Neive, focalizza la sua ricerca su artisti emergenti e mid-career di panorama internazionale, creando connessioni che intrecciano la cultura e le arti del mondo all’interno della galleria. Ma la visione della GART sconfina oltre le proprie sale generando la possibilità di vivere l’arte contemporanea in luoghi e territori unici. Nasce così il progetto GARTOUR che si basa sulla creazione di eventi ed esposizioni realizzate all’interno di spazi capaci di svelare e mettere in luce il lavoro di artisti contemporanei selezionati. La progettazione di allestimenti specifici si propone di far vivere esperienze artistiche legate all’atmosfera del luogo, al territorio e alle sue eccellenze. Contesti particolari permettono di esplorare nuove interconnessioni, creare opportunità di conoscenza e di scambio. Il GARTOUR si ispira, di nome e di fatto, al Grand Tour, una vera e propria moda del “Viaggio in Italia” affermatasi nell’Europa nel XVII secolo nel momento in cui, nella storia della mentalità collettiva, il viaggio acquisì valore per le sue intrinseche proprietà: una curiosità fattasi più audace nel nome del sapere e della conoscenza, da un lato, e del piacere dell’evasione e del puro svago dall’altro. L’Italia divenne così meta privilegiata di un itinerario che giovani, uomini di cultura e persone dell’aristocrazia europea cominciarono a intraprendere con regolarità per conoscere la cultura, l’arte antica e le opere contemporanee attraverso le visite, gli studi e gli acquisti di opere d’arte.
Il ristorante La Sbornia a Verduno
Il ristorante La Sbornia a Verduno nasce come riconoscimento al territorio che la ospita. Architettonicamente nulla è lasciato al caso e ogni dettaglio porta con sé un significato. La visione del ristorante comprende non solo la gastronomia, intesa come forma d’arte, ma una rete di suggestioni multisensoriali generate dalle connessioni tra paesaggio, architettura, arte ed enogastronomia.
L’architettura del ristorante è stata ideata rivolgendo attenzione primaria all’inserimento stesso della struttura nel paesaggio circostante. La sua geometria è per questo perfettamente in equilibrio con la linea d’orizzonte che le cime delle Alpi disegnano tutto intorno. La grande componente di pareti di vetro permette allo spazio di creare un’armonica connessione tra interno ed esterno, permettendo alla luce di entrare ad ogni ora del giorno in maniera diversa e performativa. Altri due elementi fondamentali sono ‘la grande bottiglia portante’, che si sviluppa su due piani diventando albero nascente dal terreno e diramante verso il cielo, e la ‘scala centrale’, che ricordando la forma del DNA, connette tutta la struttura del ristorante conducendo i visitatori nel cuore delle sale. Tutti questi elementi, dunque, creano significati ed esprimono concetti attraverso una forma, uno spazio.
La cucina è opera di Carmela Straniero: ogni piatto esprime la sua sensibilità e raffinatezza.
Ispirata dalla mamma ai fornelli durante la sua gioventù passata a Trani, Carmela impara da bambina che cucinare è una forma di amore. Forte di questo credo intraprende il suo percorso in cucina che la porta a coltivare la sua passione, inizialmente, nei ristoranti della sua terra natia, per poi spostarsi a Londra, dove collabora per lo chef Massimiliano Blasone e successivamente con Alain Ducasse At The Dorchester. Rientrata in Italia farà esperienza all’Antica Corona Reale a Cervere, all’Arnolfo a Colle Val D’Elsa in Toscana e al Vescovado a Noli, in Liguria.
Tornerà in Piemonte, dove collabora con lo chef Alessandro Boglione, per decidere dopo pochi anni di fermarsi definitivamente nelle Langhe.
Informazioni
GART Arte Contemporanea
+39 3473877343
La Sbornia a Verduno
Località Castagni 60, Verduno
www.lasborniaverduno.it
+39 3277005318