Riccardo Boccuzzi – Artificial Hell
Uno straordinario racconto del viaggio infernale di Dante e Virgilio in un’inedita sequenza di opere figurative.
Comunicato stampa
22 marzo > 28 aprile 2024
Artificial Hell
di Riccardo Boccuzzi
a cura di Elisabetta Bruscolini
MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo | Corner MAXXI
maxxi.art | cartella stampa e immagini maxxi.art/area-riservata/
Roma, 20 marzo 2024. Uno straordinario racconto del viaggio infernale di Dante e Virgilio in un’inedita sequenza di opere figurative, realizzate con l’intelligenza artificiale da Riccardo Boccuzzi. Si intitola ARTIFICIAL HELL, è a cura di Elisabetta Bruscolini e offre un contemporaneo e significativo esempio antesignano delle possibilità e delle implicazioni conseguenti all’irrompere della Intelligenza Artificiale sulla scena culturale.
Un progetto realizzato in collaborazione dal MAXXI con il Ministero della Cultura e con il patrocinio dell’Università di Tor Vergata (Corner MAXXI, dal 22 marzo al 28 aprile 2024).
Un percorso di 169 immagini, di cui 21 stampe in grande formato e altissima qualità, altre presentate su supporto audiovisivo, video animati e contenuti di approfondimento.
Tra volti liquefatti e indefiniti, luoghi avvolti dal mistero e atmosfere dai colori crudi, Artificial Hell presenta una sequenza di lavori di grande coerenza filologica e stilistica, dallo stile comune e uniforme, a cavallo tra il gotico e il fantasy. Viene restituita così, per la prima volta, un’intera opera letteraria in immagini, accompagnate da una colonna sonora musicale e recitata con i versi danteschi, attualizzando l’incredibile modernità e la potenza visionaria che la Commedia ha conservato nei secoli.
Nel 2022, quando l’autore ha avviato il progetto, i programmi di I.A. in grado di creare immagini erano da poco stati sviluppati. L’evoluzione inarrestabile di questa nuova tecnologia, come racconta un contenuto video esposto in mostra, porterebbe già oggi a risultati molto diversi, come ad esempio immagini iperrealiste e persino in movimento.
Per questo motivo le opere di Artificial Hell possono considerarsi già storicizzate.
Chiude il percorso l’estratto di un documentario che racconta il lungo processo creativo e produttivo che ha portato all’ideazione e alla genesi del progetto, frutto di oltre 10.000 tentativi di far comprendere ad una macchina l’intera narrazione delle Cantica dell’Inferno, già ampiamente interpretata nell’arte dal 1300 ad oggi. Il visitatore può così scoprire come si può dialogare con un algoritmo e creare con l’AI, nel tentativo di raccontare al meglio la controversa ma al contempo elettrizzante interazione con le nuove tecnologie, nonché le possibilità e i limiti del software, svelando curiosità e prospettive future.
La mostra riesce così a dispiegare tutta la potenza dell’immaginario che appartiene alla discesa nell’Inferno Dantesco e a quell’opera senza tempo che è la Divina Commedia.