Ri-connessioni

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO
Via Modane 16, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
28/03/2024

ore 18

Generi
arte contemporanea, collettiva

Mostra collettiva.

Comunicato stampa

La mostra presenta le opere di Arvin Golrokh (Teheran, 1992), Bahar Heidarzade (Teheran, 1981) e Ahmad Nejad (Lahyjan, 1968), uniti dall’esperienza di migrazione dalla terra dove sono nati a Torino, la città dove abitano.

La mostra è concepita come uno spazio polifonico, nel quale riflettere sui meccanismi di conservazione e di trasmissione della memoria. Attraverso la pittura e la fotografia, le opere esposte offrono alla sguardo stratificazioni di tempi, luoghi ed esperienze e fanno luce sulla natura del ricordare e sulle sue implicazioni nella vita di tutti i giorni. Tema che accomuna le pratiche artistiche di Arvin Golrokh, Bahar Heidarzade e Ahmad Nejad, è la memoria dei ricordi del paese d’origine, specchio del passato e patrimonio inalienabile di immagini che contribuiscono a connotare l’identità di ciascun artista.

Durante il processo di estrazione del ricordo, le immagini risalgono in superficie e diventano frame nei quali il passato si innesta all’esperienza soggettiva del presente per costruire nuove narrazioni.
Coinvolti in var processi elaborazione, manipolazione, sovrapposizione e cesura, i ricordi sono rimodellati alla luce del presente. La nuova città, Torino, diventa un terreno d’incontro tra esperienze quotidiane e passate; ed è proprio in questo scambio che emergono opere che racchiudono vissuto, realtà e nuovi immaginari che raccontano storie intime e al tempo stesso condivisibili da tutti.

Nel ricucire i passaggi della propria storia, ciascun artista declina quest’intreccio tra memoria e vita quotidiana secondo logiche diverse.
Golrokh crea immagini ancorate alla memoria sociale dell’Iran. Sottraendosi a rappresentazioni dirette o didascaliche, nelle i tele di grande formato, dal titolo Gli Arroganti (2023) e Profeti Svergognati (2023), le forme sono scomposte e frammentate, dissolvendosi in immagini elettrizzate dall’impiego di vivide tonalità di colore. Così elaborata, la figurazione appare svincolata da strette coordinate spazio-temporali e politico-sociali, che pure rappresentano la fonte di ispirazione dei lavori.
Nejad predilige un approccio più astratto: le sue opere trasmettono emozioni e atmosfere senza però rivelare esplicitamente la fonte dei loro ricordi o degli eventi che li hanno attivati. Rielabora storie, leggende e tradizioni della cultura del suo Paese. Realizzate con lente stratificazioni di colore e successive “scorticature” che lasciano intravedere i livelli inferiori del supporto, le opere di Nejad, trasportano chi guarda in un mondo dove un trama intricata di forme, materiali e colori ha il potere di richiamare ricordi e visioni oniriche.
Heidarzade ha scelto l’astrattismo per dare forma alle sue visioni emotive, ricorrendo a precise cromie associate a diversi stati emotivi. Le tele della serie Dieci Anni (2019-2021), realizzate con acrilici e smalti, ripercorrono traumi ed eventi taciuti e depositati negli strati più profondi della memoria. Nella serie Memoria (2018- in corso), sviluppata a partire da fotografie di sconosciuti trovate in vari angoli della città, fa riemergere tracce della propria infanzia in immagini di altre persone. Le immagini fotografiche sono così in grado di risvegliare nell’artista sensazioni assopite e di ricostruire un passato nostalgico.

In dialogo tra passato e presente, Ri-connessioni si presenta come un’occasione per avviare una riflessione critica. I lavori esposti sono punti di snodo tra memoria individuale e memoria pubblica, e invitano chi guarda a esplorare e riconsiderare il proprio rapporto con il passato e con le narrazioni storiche.

Ri-connessioni è un progetto di Comitato regionale per i Diritti Umani e Civili e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. La mostra è accompagnata da un programma artistico ed educativo, da studio visit, visite laboratorio ed è documentata da una pubblicazione. Si propone dunque come una piattaforma, pensata per promuovere azioni volte a offrire occasioni di visibilità, promozione e approfondimento delle ricerche artistiche, favorendo il coinvolgimento del pubblico torinese e delle comunità di riferimento in città.