Pupille. Nuove sensibilità artistiche

Informazioni Evento

Luogo
CENTRO STUDI OSVALDO LICINI
Piazza Osvaldo Licini, 9 63836, Monte Vidon Corrado, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
07/04/2024

ore 17

Curatori
Maria Stella Bottai, Marino Capretti
Generi
arte contemporanea, collettiva

La mostra gioca con i vari significati di pupille: sguardi, quelli degli artisti sulla realtà e la sua rappresentazione.

Comunicato stampa

Il Comune di Monte Vidon Corrado e il Centro Studi Osvaldo Licini in collaborazione con le Accademie di Belle Arti di Frosinone e Macerata promuovono la terza edizione della rassegna "Art in Progress" che si inaugura domenica 7 aprile alle ore 17, con la collettiva di quattro artisti emergenti: Erica Cicchini e Angelica Loffreda dall’Accademia di Belle Arti di Frosinone, Maria Teresa Poloni e Filippo Cognini dall’Accademia di Belle Arti di Macerata. Il titolo della mostra "Pupille. Nuove sensibilità artistiche" , a cura degli storici dell'arte Maria Stella Bottai, docente dell'Accademia di Belle Arti di Frosinone, e di Marino Capretti del Centro Studi Licini,  gioca con i vari significati di pupille: sguardi, quelli degli artisti sulla realtà e la sua rappresentazione; allievi prediletti, in riferimento al loro essere in formazione, in progress appunto, come il titolo della rassegna; unicità, come le impronte digitali, simboleggiano l’insieme autentico di esperienze ed emozioni del singolo individuo. Le "Pupille" rappresentano gli occhi vigili e attenti di una nuova generazione di artisti, pronti a cogliere le sfumature e le complessità del mondo che li circonda. Attraverso la loro creatività e sensibilità, essi offrono uno sguardo nuovo e originale, arricchendo il dialogo culturale e artistico della nostra epoca.

Il progetto espositivo è il risultato della selezione critica di quattro artisti, studenti delle Accademie di Belle Arti di Frosinone e Macerata, istituzioni nate nello stesso anno (1972/73) e gemellate dalla collaborazione in molti progetti culturali. “Pupille. Nuove sensibilità artistiche” consente agli artisti emergenti l'opportunità di presentare le proprie opere all'interno di un contesto museale istituzionale, offrendo loro visibilità e riconoscimento. Attraverso un'esplorazione delle diverse forme d'arte contemporanea, la mostra mira a evidenziare le tendenze più innovative dell'attuale panorama artistico in divenire. Con la mostra, il Centro Studi Osvaldo Licini e le Accademie di Belle Arti di Frosinone e di Macerata si impegnano a promuovere l'innovazione e la diversità nell'ambito artistico, celebrando il talento e la creatività degli artisti emergenti e contribuendo alla crescita e alla vitalità della cultura contemporanea.

Dall’Accademia di Frosinone, Erica Cicchini presenta lavori pittorici, paesaggi su tela di ampio respiro in cui le architetture e la natura si contendono lo spazio urbano, e insieme piccoli ritratti, realizzati con spesso tratto nero, su un supporto di alluminio di cm 15x15, i coperchi delle vaschette alimentari che usiamo nelle nostre case. Angelica Loffreda sostituisce la carta con veli e chiffon su telaio, e la matita con ricami di fili neri e colori fluo, in diversi formati. Nelle trasparenze delle opere Senza titolo emerge netto un segno istintivo, realizzato senza guardare, come scrive nella sua biografia, per esprimere le emozioni interiori omettendo il senso della vista così centrale nelle arti figurative.

Dall’Accademia di Macerata, Filippo Cognini propone una ricerca pittorica ed esistenziale configurata come un processo di riduzione, volto a eliminare le approssimazioni superflue. Rovello che lo ha condotto ad esplorare il confine tra la realtà e le rappresentazioni elaborate dall’uomo contemporaneo. Maria Teresa Poloni si focalizza sull'analisi delle forme animali e vegetali più minute e poco conosciute, offrendo una personale interpretazione che si colloca tra l'antico genere della natura morta dei maestri olandesi del XVII secolo, l'ambito scientifico e nuove influenze provenienti dalla street art. L'indagine iperrealista si concentra sul complesso e sempre più controverso rapporto di sfruttamento tra l'uomo e la natura.

Il progetto espositivo si inserisce in un dialogo profondo con l'intimo e personale sguardo della mostra attualmente in corso di Giorgio Cutini, intitolata "Del Silenzio per Frammenti", inaugurata il 24 marzo. La connessione tra le due esposizioni offre al pubblico un'opportunità unica di esplorare e confrontare differenti prospettive e approcci artistici.