Ingo Maurer – Flowair
Un’installazione a cielo aperto a BASE Milano.
Comunicato stampa
ASPETTANDO
WE WILL DESIGN – the Convivial Laboratory
FLOWAIR di Ingo Maurer
A due mesi dall’inizio del programma, che nel corso della Design Week
porta a BASE Milano le migliori sperimentazioni e ricerche in ambito design,
il centro culturale presenta la grande installazione site specific pensata per i suoi spazi esterni e allestita già durante l’Art Week cittadina
Dal 12 aprile 2024
Milano, 1 marzo 2024. In occasione della design week milanese, come succede dal 2021, WE WILL DESIGN – The Convivial Laboratory porta a BASE Milano il meglio della ricerca sull’architettura e le sperimentazioni di design nazionale e internazionale.
In attesa della settimana del fuorisalone, e già in occasione della Milano Art Week, dal 12 al 14 aprile, il centro annuncia la presenza nei suoi spazi esterni di FLOWAIR, una grande installazione site specific firmata dal team di Ingo Maurer che già l’anno scorso aveva scelto di coinvolgere lo spazio pubblico di Porta Nuova con un grande allestimento sperimentale di luci e riflessi.
Con FLOWAIR quest'anno Ingo Maurer, coerentemente con la scelta di creare interventi unici “su misura per il luogo", incorpora texture amorfe, forme fluide ed elementi organici in un'installazione all'aperto nel cortile del centro culturale, nel cuore di Via Tortona, offrendo uno spettacolo di luci e colori sia di giorno che di notte, aperto a ogni tipo di interpretazione, secondo i principi della Gesamtkunstwerk [opera d’arte totale].
FLOWAIR esplora le forme gonfiate giocando abilmente con forma, colore e luce per creare un'esperienza visiva che durante il giorno enfatizza il movimento dei componenti mossi grazie a macchine eoliche e vento, e di notte aggiunge un gioco di LED colorati teso a esaltare la sua capacità di generare meraviglia. Composta da elementi alti fino a 10 metri che si gonfiano e si contraggono lentamente, FLOWAIR si muove nel vento creando una coreografia in cui le sue componenti a forma di tromba creano illusioni capaci di confondere sulla percezione della sua dimensione reale.
Usando la luce come materiale, Ingo Maurer ricorda ai visitatori il movimento dell'aria e la sua importanza, riportando il vento nella vita delle persone. La scelta di portare un intervento di questo tipo all’interno degli spazi di BASE, tra la gente, testimonia la volontà di porsi al centro di un luogo in cui si incontrano culture e generazioni diverse, contesto perfetto per un’esplorazione innovativa dell’aria.
Da oltre 50 anni Ingo Maurer GmbH sviluppa e produce straordinarie lampade di design a Monaco di Baviera. L'azienda produttrice di design illuminotecnico si è affermata a livello internazionale con la realizzazione di commissioni sia nel settore privato che in quello pubblico. I progetti più noti includono Bulb (1966), il sistema a bassa tensione YaYaHo (1984) e la lampada ad ala Lucellino (1992), l’illuminazione e il design degli interni del Radisson Collection Hotel di Tsinandali in Georgia (2018), l'installazione per la sfilata di moda di Issey Miyake a Parigi (1999), l'illuminazione degli altiforni di Belval a Esch (2013/2022), l’illuminazione per sette stazioni della metropolitana leggera di Karlsruhe (2022) e il fiocco di neve di cristallo dell'UNICEF a New York (dal 2004). Conosciuto anche per gli interventi allo Spazio Krizia e alla Torre Velasca durante la Design Week di Milano, nel 2023 ha realizzato l'installazione esterna Light – Floating Reflection a Porta Nuova.
WE WILL DESIGN – the Convivial Laboratory è una piattaforma che invita a riflettere sulle più innovative pratiche internazionali di convivenza, coabitazione e di condivisione e la loro interrelazione con gli ambiti relativi a migrazione, genere, abilità, salute e background culturale. L’edizione 2024 cerca di immaginare nuovi modi di convivenza basati su principi come cooperazione, democrazia, dialogo tra culture, dignità paritaria e responsabilità ecologica.
CONTATTI PER LA STAMPA
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BASE Milano
BASE è un centro culturale ibrido al servizio della città che nasce dalla rigenerazione degli spazi industriali dell’ex-Ansaldo in zona Tortona, a Milano.
Qui co-esistono attività di ricerca, sperimentazione e progettazione sociale con la produzione e co-produzione di iniziative culturali e di intrattenimento, tra cui processi di residenza artistica, festival dedicati a design e arte, appuntamenti musicali e un programma pubblico annuale che apre lo spazio 365 giorni all’anno.
BASE è un centro per la cultura e la creatività dalla vocazione fortemente internazionale, che vive in relazione osmotica con il territorio e le comunità: un ecosistema che pone la cultura al centro dei processi decisionali, come chiave per comprendere e interpretare il mondo e le sue evoluzioni.
BASE nasce infatti dalla convinzione che la cultura abbia un ruolo fondamentale per lo sviluppo sostenibile delle comunità: un assunto che guida la visione e la programmazione del centro, che cerca di porsi sempre come luogo – tanto fisico che astratto – di espressione di tutte le identità, di bilanciamento di posizioni conflittuali e come motore di coesione sociale.
Dopo la pandemia, in un panorama urbano, quello milanese, che è sempre più caratterizzato da disomogeneità demografica, economica, politica e sociale, BASE ha avvertito la necessità di ripensare il suo ruolo fisico e di pensiero in relazione ai suoi pubblici e di rafforzare, quindi, la sua funzione pubblica nella città e oltre i suoi confini, contribuendo a re-immaginare la geografia sociale metropolitana.
Oggi BASE si configura come una non-istituzione culturale: abita, anima e cura uno spazio pubblico, intrattenendo solide relazioni con il Comune di Milano e le Pubbliche Amministrazioni e lavorando a stretto contatto con policy makers, imprese, Istituti di Cultura e istituzioni culturali nazionali e internazionali. BASE nasce però da un investimento privato di imprenditoria culturale, guidato dalla volontà di sperimentare nuove forme di dialogo tra creatività, impresa, innovazione sociale e ricerca artistica; per farlo ha costruito intorno a sé un ecosistema relazionale composto da diverse comunità creative più o meno formali, da pubblici eterogenei aggregati intorno a valori, interessi e passioni simili, da persone e gruppi portatori di saperi e istanze anche molto diversi tra loro.
È in questa doppia anima che emerge il ruolo di cerniera che BASE ha assunto negli anni. Da un lato è cerniera fisica tra centro e periferia: il quartiere Tortona-Solari in cui nasce il progetto si trova all’interno del confine della circonvallazione esterna nel Municipio 6 di Milano, che si estende però in massima parte verso la periferia Ovest della città tra i quartieri Barona e Giambellino. Dall’altro è una cerniera nella capacità di mettere in relazione attori estremamente diversi tra loro, rendendosi laboratorio in cui accogliere energie dal basso, dando spazio e risonanza a voci che normalmente faticano ad emergere nelle arene pubbliche.
BASE si impegna ad essere un centro culturale realmente plurale e accessibile, che fa da cassa di risonanza di voci e energie ai margini della vita pubblica, creando spazi di espressione e auto-narrazione attorno a cui costruire una comunità in grado di produrre trasformazioni sociali.
BASE utilizza un linguaggio inclusivo e promuove l’ascolto attivo nelle sue relazioni con i pubblici, intendendo linguaggio e ascolto come forme di allenamento al cambiamento, accettando con apertura e spirito costruttivo la possibilità di errore.