Metafora: il libro che con 24 illustrazioni racconta la storia della filosofia

Arriva in libreria “Metafora”, il nuovo albo illustrato edito da L'Ippocampo e dedicato alla filosofia. Protagoniste 24 illustrazioni, ognuna delle quali riservata a una specifica corrente di pensiero

La parola “metafora” viene dal greco antico e significa in origine “trasferimento”, essendo composta dai termini metà (“oltre”) e férein (“portare”). Ancora oggi, in greco moderno, metaforà indica i traslochi e altre forme di trasferimento come i bonifici bancari. Analogamente, in ambito linguistico, una metafora è una parola o una frase che ha subito una trasposizione di significato, valenza che il termine conserva in tutte le lingue occidentali. A questo potentissimo veicolo espressivo, amato e utilizzato da poeti e scrittori di tutti i tempi, è dedicato il nuovo albo illustrato edito da L’Ippocampo: un omaggio alla storia della filosofia, a partire proprio dall’utilizzo delle metafore impiegate dai più grandi pensatori del passato.

metafora pedro alcalde merlin alcalde guim tio lippocampo 2024 Metafora: il libro che con 24 illustrazioni racconta la storia della filosofia
Metafora. Pedro Alcalde, Merlin Alcalde, Guim Tió (L’Ippocampo, 2024)

La filosofia in versione illustrata

Il fiume, la caverna, lo spettro, il deserto, il gioco, lo specchio, il giardino. Sono alcune delle “immagini” evocate dai grandi filosofi per spiegare, in maniera didascalica e immediata, concetti altrimenti complessi e non propriamente di facile comprensione. Il libro in questione si sofferma su ventiquattro di queste figure retoriche, mettendo a segno un appassionante manuale da leggere. Scritto da Pedro Alcalde, Merlin Alcalde e Guim Tió, il volume – dal titolo Metafora. La storia della filosofia in 24 immagini – porta in rassegna le principali “sostituzioni semantiche” impiegate dai grandi pensatori per sintetizzare le proprie teorie: si passa dal fiume di Eraclito (“la prima metafora della filosofia occidentale”) alla sfera di Parmenide, dal deserto di Hannah Arendt alla civetta di Hegel. Approfonditi da una serie di schede alla portata anche dei lettori più giovani, i singoli concetti filosofici sono illustrati dalle tavole morbide e sognanti dell’artista Guim Tió, che nella loro purezza invitano alla riflessione. Ecco alcune pagine del libro in esclusiva.

1 / 5

FIUME. Eraclito

2 / 5

CAVERNA. Platone

3 / 5

SPECCHIO. Agostino

4 / 5

CIVETTA. Hegel

5 / 5

OPPIO. Marx

Il “fiume” di Eraclito è la prima metafora della filosofia occidentale. Nella vicina città di Mileto, sulla costa egea dell’Anatolia, i primi sapienti avevano utilizzato termini come “acqua” (Talete) o “aria” (Anassimene), senza alcun intento metaforico. Quelle parole avevano un significato letterale e indicavano l’archè, l’origine, il principio, ovvero l’elemento primigenio da cui tutto ha inizio. Erano i primi tentativi di spiegare l’origine del mondo senza ricorrere a miti o leggende; in altre parole, era la nascita del pensiero filosofico. In quel contesto, il linguaggio di Eraclito apparve come un meteorite caduto dal cielo. Il suo modo di esprimersi era del tutto nuovo e inconsueto: “l’acqua del fiume si disperde e si raccoglie, si raduna e si separa, si avvicina e si allontana”; “negli stessi fiumi scendiamo e non scendiamo, siamo e non siamo”.

Metafora. La storia della filosofia in 24 immagini © 2024 Guim Tió
Metafora. La storia della filosofia in 24 immagini © 2024 Guim Tió

L’allegoria è una metafora continuata: mentre la metafora utilizza un’unica frase o una sola parola per operare un trasferimento di significato immediato, l’allegoria prolunga la metafora fino a costruire un’intera storia. Ne risulta una narrazione sempre in equilibrio tra due piani: il significato letterale del racconto e quello che si suppone l’autore voglia trasmettere. Per la risonanza di cui ha goduto nel corso dei secoli, l’allegoria della caverna di Platone è considerata l’esempio per eccellenza del suo genere. La trama è semplice: alcuni prigionieri sono incatenati fin dalla nascita in fondo a una caverna e costretti a fissare la parete che hanno davanti. Alle loro spalle si trova un fuoco acceso e, tra loro e il fuoco, dei burattinai muovono vari oggetti e figurine di animali ed esseri umani che proiettano le proprie ombre sulla parete. Non potendo vedere altro, i prigionieri si convincono che quelle ombre siano la sola realtà esistente. L’unico modo per poter ammirare direttamente la luce del sole, e quindi la realtà del mondo esterno, è quello di liberarsi delle catene e uscire fuori dalla caverna.

Metafora. La storia della filosofia in 24 immagini © 2024 Guim Tió
Metafora. La storia della filosofia in 24 immagini © 2024 Guim Tió

Lo specchio è la metafora guida che attraversa la vasta opera di Agostino d’Ippona. Come un fantasma ostinato, essa compare in molti contesti diversi, sotto forme e usi differenti: per spiegare le nostre percezioni sulla divinità, sul mondo esterno e su quello interiore, persino per rivelare il vero significato delle Sacre Scritture. Detto in parole tecniche, la metafora dello specchio è per lui alla base della gnoseologia, dell’etica e dell’ermeneutica. Agostino riprende l’immagine da un versetto della Prima lettera di san Paolo ai Corinzi: “Ora vediamo come in uno specchio, in maniera confusa; ma allora vedremo faccia a faccia” (1 Cor. 13, 12).

Metafora. La storia della filosofia in 24 immagini © 2024 Guim Tió
Metafora. La storia della filosofia in 24 immagini © 2024 Guim Tió

La civetta (o nottola) è da sempre il simbolo della filosofia. Considerata sacra da molte culture arcaiche, nell’antica Grecia era associata ad Atena, la dea della sapienza dagli occhi lucenti, che ritroviamo nella mitologia romana con il nome di Minerva. Animale notturno legato alla luce lunare, la civetta prende il volo sul finire del giorno. Sarà proprio una civetta, nella prima metà dell’Ottocento, mentre sorvola alcuni abeti nella Foresta Nera, a ispirare la riflessione del filosofo tedesco Hegel. La citazione in apertura, con il volo della civetta di Atena/Minerva avvolto nella luce del crepuscolo, ci dice qualcosa in più su questo simbolo e sul suo significato metaforico. L’allusione al carattere notturno dell’uccello lascia intravedere, in un complesso gioco di luci e ombre, le caratteristiche proprie della stessa filosofia.

Metafora. La storia della filosofia in 24 immagini © 2024 Guim Tió
Metafora. La storia della filosofia in 24 immagini © 2024 Guim Tió

La critica della religione del filosofo tedesco Karl Marx segna una svolta radicale rispetto alle teorie precedenti, poiché riconduce il fenomeno religioso esclusivamente a una questione sociale. La metafora dell’oppio, potente narcotico ricavato da un tipo di papavero, presenta la religione come l’illusione di una società che cerca nell’aldilà ciò che le viene negato nell’aldiquà. La religione, quindi, “è il sospiro della creatura oppressa”, parla il suo linguaggio ed esprime la miseria reale e materiale di chi non possiede altro che la propria forza lavoro. Mediante la promessa di una felicità ultraterrena, la religione immerge la società in un mondo immaginario e insonnolito, che impedisce di riconoscere e contrastare le reali ingiustizie. Come l’oppio, la religione produce una cortina di fumo che si estende sullo scheletro economico della società; se la religione è l’oppio del popolo è perché così è stata creata dalle condizioni materiali della realtà. Questa fitta nebbia che ostacola la vista e immobilizza il pensiero nasconde e perpetua la realtà dell’oppressione.

Metafora. La storia della filosofia in 24 immagini © 2024 Guim Tió
Metafora. La storia della filosofia in 24 immagini © 2024 Guim Tió
1 / 5

FIUME. Eraclito

2 / 5

CAVERNA. Platone

3 / 5

SPECCHIO. Agostino

4 / 5

CIVETTA. Hegel

5 / 5

OPPIO. Marx

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Alex Urso

Alex Urso

Artista e curatore. Diplomato in Pittura (Accademia di Belle Arti di Brera). Laureato in Lettere Moderne (Università di Macerata, Università di Bologna). Corsi di perfezionamento in Arts and Heritage Management (Università Bocconi) e Arts and Culture Strategy (Università della Pennsylvania).…

Scopri di più