“Il giovane Paz!”. I primi disegni di Andrea Pazienza sono in mostra in Romagna
In occasione del Regina Fumetti Festival, la Galleria Comunale Santa Croce di Cattolica ospita “Il giovane Paz! Andrea Pazienza da Pescara e oltre”, mostra dedicata agli anni pescaresi del grande fumettista
Sono passati oltre trent’anni dalla prematura scomparsa di Andrea Pazienza (San Benedetto del Tronto, 1956 – Montepulciano, 1988). Un arco di tempo nel quale il mondo del fumetto italiano è cambiato in misura notevole, così come è cambiata l’immagine stessa del grande fumettista agli occhi del pubblico. Avvolto più che mai da un’aura quasi mitologica, testimoniata dalla retrospettiva Fino all’estremo ospitata nel 2021 al Palazzo Albergati di Bologna, il fumettista nato a San Benedetto del Tronto nel 1956 sarà presto omaggiato a Cattolica (Rimini), nell’ambito di una mostra dedicata alla sua produzione giovanile. Il giovane Paz! Andrea Pazienza da Pescara e oltre, questo il titolo della rassegna, occuperà a partire dall’11 aprile le sale della Galleria Comunale Santa Croce della cittadina romagnola, presentando più di trenta opere originali realizzate dall’artista a partire dal 1969, anno in cui Paz si trasferisce a Pescara per frequentare il Liceo Artistico “G. Misticoni”.
La mostra su Andrea Pazienza a Cattolica
Trasferitosi nel capoluogo abruzzese a dodici anni, Paz incontra a Pescara un terreno fertile che ne percepisce la genialità. Coinvolto nelle attività della galleria d’arte contemporanea Convergenze, fulcro di artisti fondamentali dell’avanguardia italiana e spazio attivo dal 1973 al 1981, il giovane fumettista realizza in questo breve periodo di formazione numerose vignette umoristiche e satiriche, che hanno come bersaglio chiunque gli stia intorno, a partire dal leggendario professore Sandro Visca: sempre raffigurato in maniera caricaturale con folti baffi neri, il docente e poi amico di Paz fu fonte di ispirazione per moltissimi dei suoi dissacranti fumetti.
Curata da Milena Becci e Nicola Mattoscio, e inserita all’interno del Regina Fumetti Festival (il festival dedicato alla nona arte in programma a Cattolica dal 12 al 14 aprile), la mostra accoglie alcuni dei lavori di quegli anni vissuti nel capoluogo dannunziano, importantissimi per tracciare il suo purtroppo breve percorso artistico. Tra le opere in mostra spiccano il dipinto realizzato in occasione della prima mostra personale di Andrea Pazienza da Convergenze del 1975, dal titolo Mentre l’occhio di Dio ti guarda, tu guardi la mia fidanzata?, e la storia inedita del 1974 dal titolo Sulla via della seta, scartata da Linus prima della creazione de Le straordinarie avventure di Pentothal.
Il fumetto dissacrante di Andrea Pazienza
“Il giovane Paz è sempre rimasto giovane, per la sua prematura scomparsa ma non solo: un eccesso di energia, senza filtri, zelo, senza razionalità, che lo ha portato a diventare uno degli artisti considerato oggi tra i più rappresentativi nel campo del fumetto italiano ma che è stato anche molto osteggiato in vita a causa della carica irriverente e satirica che ha caratterizzato la sua opera”, scrive Milena Becci nel testo di accompagnamento alla mostra. “In una sua intervista del 1986 pubblicata in Jonas n.17 dichiara: ‘prima di fare fumetti dipingevo quadri di denuncia … ma i miei quadri venivano comprati da farmacisti che se li mettevano in camera da letto. Il fatto che il quadro continuasse a pulsare in quell’ambiente mi sembrava oltre che una contraddizione un limite enorme. Da qui il mio desiderio di fare fumetti’. Un ragazzo fragile e insicuro, come raccontano i suoi amici, che ha seguito un percorso artistico e di vita che lo ha portato a realizzare capolavori immortali fatti di azioni e storie che si intrecciano, linguaggi nuovi, senza ripensamenti, collaborazioni, amicizie e segni che ci aprono le porte delle infinite sfumature della vita”.
Organizzata dai Servizi Culturali del Comune di Cattolica, in collaborazione con Fondazione Pescarabruzzo e CLAP Museum, la mostra Il giovane Paz! Andrea Pazienza da Pescara e oltre resterà aperta fino al 2 giugno.
Alex Urso
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