Nuove sorprese a Pompei, emerge un salone decorato con soggetti dalla Guerra di Troia
La sala si aggiunge ai tesori della Regio IX, da poco accessibile al pubblico, offrendo uno spaccato non solo artistico ma anche sociale del tempo. Tra eroismo, destino e libertà
Elena, Cassandra, Paride: sono i grandi eroi dell’epopea iliadica i soggetti degli affreschi di un imponente salone da banchetto emerso dagli ultimi scavi a Pompei. L’elegante sala, dipinta di nero e decorata con soggetti mitologici ispirati alla guerra di Troia, è solo l’ultimo degli ambienti che sta venendo alla luce durante le attività di scavo nell’insula 10 della Regio IX di Pompei, finalmente visibile in tutta la sua gloria.
Tema dominante delle decorazioni – che fungevano da intrattenimento per gli ospiti e i commensali, fornendo spunti di conversazione e riflessione – è l’eroismo, ma ancora di più la crudeltà del destino e il tentativo umano di opporvisi. Esempio ne è, oltre alla presenza dei due giovani il cui amore scatenò (o meno) la guerra, l’accostamento della veggente Cassandra ad Apollo, che con una maledizione impedì che la donna venisse mai creduta e, inavvertitamente, contribuì alla rovina di Troia.
La sala affrescata con motivi eroici scoperta a Pompei
Lo spettacolo della sala, tutta dipinta di nero per si evitare che si vedesse il fumo delle lucerne sui muri, si presentava quindi come suggestivo: “Qui ci si riuniva per banchettare dopo il tramonto, la luce tremolante delle lucerne faceva sì che le immagini sembrassero muoversi, specie dopo qualche bicchiere di buon vino campano“, racconta il direttore del Parco Archeologico Gabriel Zuchtriegel. “Le coppie mitiche erano spunti per parlare del passato e della vita, solo apparentemente di carattere meramente amoroso. In realtà, parlano del rapporto tra individuo e destino: Cassandra che può vedere il futuro ma nessuno le crede, Apollo che si schiera con i troiani contro gli invasori greci, ma pur essendo un Dio non riesce ad assicurare la vittoria, Elena e Paride che con il loro amore politicamente scorretto sono la causa della guerra, o forse solo un pretesto, chi sa. Oggi, Elena e Paride siamo tutti noi: ogni giorno possiamo scegliere se curarci solo della nostra vita intima o di indagare come questa nostra vita si intrecci con la grande storia, pensando per esempio, oltre a guerre e politica, all’ambiente, ma anche al clima umano che stiamo creando nella nostra società, comunicando con gli altri dal vivo e sui social”.
Oltre al salone – di circa 15 metri di lunghezza per 6 di larghezza – sono stati ritrovati un cortile a cielo aperto (forse usato come disimpegno) con una lunga scala che portava al primo piano e un grande cumulo di materiale di cantiere. Infine, sull’intonaco grezzo delle arcate del salone, sono emersi anche dei disegni a carboncino di due coppie di gladiatori e di quello che sembra un enorme fallo stilizzato. Oltre a contribuire al recupero di nuove aree, i lavori in quest’area rientrano in un più ampio progetto di messa in sicurezza del perimetro dell’area di scavo e di miglioramento dell’assetto idrogeologico del sito, finalizzato a sua volta a migliorare in toto la tutela del patrimonio pompeiano, che conta oltre 13mila ambienti in 1070 unità abitative (oltre agli spazi pubblici e sacri).
I nuovi scavi nella Regio IX di Pompei
Incassa così un altro altro successo Pompei, che negli ultimi tempi sta dando molte soddisfazioni anche e proprio per l’attività di scavo nella Regio IX , quella della famosa “pizza affrescata” e recentemente aperta al pubblico. “Lo scavo nella Regio IX, progettato nell’ambito del Grande Progetto Pompei e portato avanti sotto la direzione Zuchtriegel, è la dimostrazione di quanto uno scavo ben fatto nella città vesuviana possa continuare ad accrescere la conoscenza di uno dei luoghi più importanti che ci sia pervenuto dall’antichità“, ha sottolineato il direttore generale musei, Massimo Osanna. “Nuove ed inedite pitture, nuovi dati sull’enorme cantiere che era Pompei al momento dell’eruzione, nuove scoperte sull’economia e sulle forme di produzione. Una messe straordinaria di dati che sta cambiando l’immagine codificata finora della città antica”. Un altro, prezioso tassello va quindi ad aggiungersi al sito pompeiano, che come presto ricordato dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano beneficerà di un nuovo finanziamento.
Giulia Giaume
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