La mostra-testamento di Gaetano Pesce alla Milano Design Week. Le foto

L’artista ligure è scomparso recentemente all’età di 84 anni, dopo una carriera da protagonista – talentuoso e impegnato – del design italiano. A Milano è la Biblioteca Ambrosiana a ospitare l’ultima mostra che aveva ideato

Sarà uno dei protagonisti della Design Week, Gaetano Pesce, scomparso lo scorso 3 aprile a New York, all’età di 84 anni. Per l’appuntamento milanese, l’artista ligure aveva ideato un’installazione monumentale – come sua consuetudine – intitolata all’Uomo Stanco, ideale completamento della Maestà Sofferente presentata al Fuorisalone 2019, perché concentrata sulla rappresentazione della stanchezza etica di cui soffre il sesso forte. L’opera sarà allestita come previsto in piazza San Pio XI, a partire dal 14 aprile, a ricordare l’impegno sociale e politico che ha contraddistinto l’intera, fortunata carriera di uno dei maestri indiscussi del design italiano.

La mostra di Gaetano Pesce alla Biblioteca Ambrosiana di Milano

E si conferma anche l’opportunità di visitare la mostra che ripercorre l’attività e le invenzioni di Gaetano Pesce riunendo presso la Sala Accademie e l’atrio della Biblioteca Ambrosiana una trentina di opere dell’architetto, artista e designer originario di La Spezia, tutte realizzate tra il 2023 e il 2024. L’appuntamento con Nice To See You sarà però posticipato di qualche giorno rispetto alla programmazione originale, fruibile dal 19 al 23 aprile (dalle 10 alle 18), con ingresso libero. I lavori presentati, in gran parte inediti, sono stati selezionati in quanto capaci di tenere insieme funzionalità e pensiero: “Quello che vogliamo trasmettere noi è ricco di significato” spiegava a riguardo Pesce “Non solo la forma segue la funzione, ma ha un terzo elemento molto importante, ossia il significato, che può far riflettere a livello politico, socio-economico, religioso, filosofico, comportamentale e personale”.
Dunque l’esposizione riproporrà anche alcuni “pezzi” emblematici dell’approccio creativo impegnato (senza mai perdere l’ironia) di Pesce, come Il Pugno (si è dischiuso) – denuncia alla censura della libertà di parola e pensiero – concepito per la prima volta nel 1971, o la lampada-orologio O sole mio, anch’essa sviluppata nei primi anni Settanta. Aspettando la mostra, vi proponiamo una gallery fotografica delle opere esposte.

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Redazione

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