La mega galleria Hauser & Wirth apre una libreria temporanea a Venezia durante la Biennale
La libreria temporanea della potentissima galleria con sedi in tutto il mondo presenta a Venezia il nuovo libro dell’artista Mark Bradford, realizzato in collaborazione con una cooperativa sociale del territorio
Si intitola Mark Bradford: Process Collectivo il nuovo libro pubblicato dalla casa editrice Hauser & Wirth Publishers della galleria internazionale – con sedi da New York a Zurigo e da Parigi a Hong Kong – che per l’occasione apre una libreria temporanea a Venezia in Campo San Maurizio, nel sestiere di San Marco, fino al 5 maggio 2024, con una selezione di titoli che affrontano i temi della riforma carceraria e delle pratiche sociali. Il volume, curato dalla scrittrice Nicole R. Fleetwood e presentato in occasione della Biennale d’Arte 2024, celebra gli 8 anni di collaborazione tra l’artista internazionale Mark Bradford (Los Angeles, 1961) e la cooperativa carceraria italiana Rio Terà dei Pensieri, attiva in due istituti penitenziari della città. Il focus del progetto editoriale – che vede i contributi della scrittrice e attivista Asale Angel-Ajani, della giurista Elisabetta Grande (membro dell’International Academy of Comparative Law), del vincitore Premio Pulitzer 2021 Mitchell S. Jackson e della scrittrice e critica d’arte Jessica Lynne – è lo stato delle carceri italiane, affrontato attraverso un dialogo tra Bradford e Liri Longo, ex presidente di Rio Terà, tra la comparazione degli istituti italiani e quelli americani e la collaborazione creativa come esempio di pratica sociale.
Mark Bradford e Rio Terà dei Pensieri nel nuovo libro edito da Hauser & Wirth
L’incontro tra Rio Terà e Mark Bradford nasce tra il 2016 e il 2017 dalla volontà dell’artista di entrare in contatto con il tessuto sociale di Venezia, mentre si trovava in Laguna per preparare la sua partecipazione alla 57. Biennale d’Arte con il Padiglione degli Stati Uniti. Incuriosito dall’attività della cooperativa, Bradford ha partecipato personalmente ai laboratori in carcere, incontrando i detenuti e condividendo alcune fasi del loro lavoro, fino a voler prenderne parte in prima persona. Da qui è natoProcess Collectivo, un progetto che prende le mosse sui principi di ascolto e offerta: ascolto dei bisogni della comunità reclusa e incremento dell’offerta di esperienze e opportunità per la stessa. Continuando a sostenere l’attività di Rio Terà, l’artista, durante i giorni di promozione del libro a Venezia, metterà in vendita una tote bag in vetro da lui realizzata in collaborazione con Berengo Studio di Murano: il riferimento è sia alle borse in pvc prodotte nel laboratorio del carcere maschile della città sia a quelle presenti alle fiere d’arte e, in questo caso, in Biennale, a simboleggiare la temporalità della detenzione.
Caterina Angelucci
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