Nasce il nuovo Giosi – Spazio 104 a Napoli: mostre, laboratori e percorsi formativi
Non solo uno spazio espositivo, ma un centro dedicato all'arte e alla cultura volto a coinvolgere la comunità. Ad inaugurarlo è una mostra collettiva, dove spiccano opere di Domenico Spinosa, Gianni Pisani, Francesca Strino, Valeria Corvio e molti altri ancora
A due passi dall’Accademia di Belle Arti e dal Mann di Napoli, in via Santa Maria di Costantinopoli, apre le sue porte al pubblico Giosi – Spazio 104, una nuova realtà culturale dedicata a progetti espositivi e formativi.
Un centro forgiato nei minimi dettagli da Fabrizio e Guido Giosi (proprietari dell’omonimo negozio di articoli per le belle arti poco distante), che si fanno portavoce di una storia familiare lunga quasi duecento anni, iniziata nel 1830 con Francesco “Ciccio” Giosi e la sua bottega a Vasto.
A inaugurare il nuovo spazio è Arte, sempre Arte, fortissimamente Arte, una mostra collettiva (fino al 4 maggio) che riunisce i lavori di Domenico Spinosa, Gianni Pisani, Carlo Alfano, Bruno Starita, Gerardo Di Fiore, Nino Longobardi, Valeria Corvino, Antonio Sannino, Christian Leperino, Ciro Sannino, Roberto Della Noce, Tommaso Ottieri, Francesca Strino e Fabrizio Scala; a cura di Fabiana Carelli.
La storia della famiglia Giosi: tra arte e artigianato
La lunga storia della famiglia Giosi parte nel 1830 quando Francesco “Ciccio” Giosi aprì una bottega di falegnameria artigianale a Vasto, specializzata nella produzione di cavalletti, telai, pennelli e scatole per dipingere. Un negozio diventato presto un punto di riferimento, tanto da vantare come clienti la famiglia Palizzi, la più in vista del paese. Fu Filippo Palizzi a convincere Francesco Giosi a tentare la fortuna nella capitale, a Napoli. Nel 1837, inaugurò la sua prima bottega in Vico Figurari, nell’allora quartiere universitario napoletano, animato da studenti e attori del mondo dell’arte tra cui l’editore svizzero Francesco De Bourcard. A seguire le orme del padre Francesco fu Carmine Giosi che, allievo dell’Accademia, instaurò legami profondi con gli artisti dell’epoca, dando forma ad una cospicua collezione di dipinti. Un’eredità che prenderà in mano Tullio Giosi, vestendo i panni di gallerista.
Infine, nel 1902 la bottega si trasferì in via Santa Maria di Costantinopoli e si trasformò in un negozio di belle arti specializzato nel restauro, continuando anche ad essere uno luogo di incontro del mondo dell’arte a Napoli.
Apre “Giosi – Spazio 104” a Napoli. Parola ai fondatori Fabrizio e Guido Giosi
“104 è un numero civico, ma sono pure gli anni di Tullio Giosi, uno dei più grandi galleristi ed intenditori d’arte della sua generazione”, spiegano Fabrizio e Guido Giosi. “Anche la data dell’inaugurazione non è stata scelta a caso. Con Giosi – Spazio 104 prende forma la volontà di raccogliere un’eredità e condividerla con gli altri. Uno spazio pensato per gli artisti, per condividere linguaggi, ricerche, sperimentazioni. Un luogo dove esporre e comunicare, approfondire e creare nuove connessioni, offrire opportunità anche a giovani emergenti e aperto a tutti coloro che hanno voglia di conoscere ed imparare attraverso laboratori, workshop e percorsi formativi”.
Valentina Muzi
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