Sarah Revoltella – Il rumore dei buchi neri
Emergency presenta la mostra personale di Sarah Revoltella Il rumore dei buchi neri.
Comunicato stampa
La mostra, curata da Daniele Capra, è costituita da una dozzina di opere e dalla performance Io combatto, che sarà realizzata il 17 aprile 2024 alle 17.00 in collaborazione con gli studenti della Venice International University. Il rumore dei buchi neri, il cui titolo riecheggia la presenza a distanza di eventi in grado di determinare la nostra esistenza e la nostra scomparsa, nasce come disperato ma necessario tentativo di opporsi alla logica della violenza e della guerra. A tale strategia bellicista l’artista sceglie infatti di contrapporre la semplicità disarmante del ripudio della guerra.
In Io combatto l’artista propone una performance in cui nove studenti universitari di differente nazionalità interagiscono con repliche perfette di fucili d’assalto, mitragliatori e carabine impiegati dagli eserciti e nei principali conflitti degli ultimi anni. Nell’azione l’artista sovverte la funzione dirompente dell’arma da fuoco per farne un elemento di debolezza, di inedita fragilità. L’azione sarà inoltre documentata in mostra da una serie di scatti fotografici e da un’installazione audio che conduce lo spettatore a un esito del tutto inaspettato. La performance è realizzata in collaborazione con il corso di Natural and Cultural Diplomacy and Human Rights della Venice International University.
L’opera Stelle e Conflitti nasce dalla scoperta casuale da parte dell’artista che il planisfero con la mappa dei conflitti locali e la distribuzione di buchi neri e stelle binarie presentano delle similitudini topologiche: i territori di guerra e le stelle al termine della loro evoluzione sembrano infatti apparentemente accomunati da una medesima distribuzione geografica. Questa intuizione poetica ha condotto Revoltella a immaginare un arazzo di grandi dimensioni, realizzato dalla cooperativa di tessitrici di Nule in Sardegna, che esplicita in maniera visiva e tattile tale coincidenza, in un rimando concettuale continuo tra il destino dell’umanità e quello del cosmo.
Sarah Revoltella è un’artista, regista e scrittrice. La sua pratica è mirata ad affrontare temi connessi alla politica, al conflitto e all’analisi sociale. Tra le sue recenti personali Guerra e Pace, Gypsotheca di Possagno, Stelle e Conflitti, a cura di Giacinto di Pietrantonio, Complesso dell’Ospedaletto, Venezia; Stelle e Conflitti, a cura di Efisio Carbone, Museo Macc, Calasetta; You may say I’m a dreamer, a cura di Claudia Melis and Chiara Peru, Museo Nivola, Orani; Io Combatto, a cura di Olga Gambari e Fortunato D'Amico, Arsenale, Venezia, e Archivio Centrale di Stato, Roma. Ha realizzato progetti con Cittadellarte, Fondazione Pistoletto, Neon Campobase, Bologna, Ca’ Foscari Science Gallery, Venezia. La sua installazione Labirinto per gatti è esposta in permanenza presso lo Spazio Thetis a Venezia. Nel 2018 ha pubblicato per Stampa Alternativa il romanzo Antimonio. Manualetto rivoluzionario e nel 2010 per ZeL Edizioni l’antologia di racconti Macedonia da cui ha tratto e diretto il film Il cerchio rotto.