Berggruen Arts & Culture apre Palazzo Diedo. Un nuovo centro d’arte a Venezia: le foto
La mostra Janus e due progetti speciali, presentati in collaborazione con The Kitchen di New York e con la Polaroid Foundation, segnano la riapertura al pubblico dello storico palazzo veneziano in concomitanza con la Biennale d'Arte
Nonostante i lavori di restauro siano ancora in corso, Palazzo Diedo riapreal pubblico il 20 aprile con la mostra Janus, ospitando 11interventisite-specific in alcuni casi anche molto impegnativi realizzati da artisti di calibro internazionale, quali: Urs Fischer, Piero Golia, Carsten Höller, Ibrahim Mahama, Mariko Mori, Sterling Ruby, Jim Shaw, Hiroshi Sugimoto, Aya Takano, Lee Ufan e Liu Wei, a cura di Mario Codognato e Adriana Rispoli, rispettivamente direttore e curatrice di Berggruen Arts & Culture. Nei prossimi mesi aprirà anche il giardino, un ristorante e una grande scala esterna dell’artista Carsten Holler.
Le mostre a Palazzo Diedo a Venezia in occasione della Biennale d’Arte 2024
Parallelamente alla mostra, sono presenti due progetti speciali. Il primo è una mostra personale dell’artista londinese Rhea Dillon, grazie all’istituzione culturale The Kitchen. Nell’opera Janus *pause* leaking fortified enclaves, Dillon riflette sulla condizione della donna nera, riflettendo sul mutamento di forma e sulla crocifissione di Gesù per connettere il cristianesimo alla colonizzazione. Le culture colonizzate sono state infatti purificate attraverso il cristianesimo.
Il secondo è legato alla Polaroid Foundation, cheha invitato gli artisti in mostra a far parte di un’opera realizzata con le immagini scattate con la Polaroid 20×24, utilizzata in passato anche da Andy Warhol. John Reuter, che utilizza la Polaroid dal 1980, ha supportato gli artisti nella produzione delle immagini che sono esposte in una delle stanze del mezzanino, dove si trova anche una stanza dedicata a Ibrahim Mahama, le cui installazioni parlano di globalizzazione, circolazione delle merci e spesso sono realizzate in collaborazione con le comunità ghanesi. Le immagini.
Giulia Bianco
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati