Le mostre da vedere durante la fiera Art Brussels 2024

Surrealismo, scienza e design sono al centro delle mostre che ruotano attorno alla fiera d’arte contemporanea Art Brussels, che spegne quaranta candeline. Tra i grandi nomi, Magritte, Murillo e Olivetti

Dal 25 al 28 aprile, la capitale del Belgio è animata dalla 40esima edizione della fiera d’arte contemporanea Art Brussels. Un anniversario importante, che si unisce a uno ancora più importante: cento anni fa, André Breton fondava a Parigi il Surrealismo, movimento artistico che ha avuto importanti sviluppi in Belgio grazie a maestri come René Magritte e Paul Delvaux. Diverse mostre a Bruxelles sono quindi dedicate al Surrealismo, ma non mancano anche altre proposte nei maggiori spazi espositivi della città, dalla scienza al design. Ecco la nostra selezione.

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100 anni di Surrealismo al Musées Royaux de Beux-Arts de Belgique

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Magritte e Folon al Magritte Museum

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Olivetti e Folon al Design Museum

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L’oceano nelle opere di Oscar Murillo al WIELS

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Maren Dubnick nelle vetrine di CENTRALE for contemporary art

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La mostra collettiva “These Circumstances” alla Fondation CAB

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Il Surrealismo belga al Bozar Centre for Fine Arts

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Arte e scienza in mostra all’iMAL

Festeggia il centenario di uno dei movimenti artistici più celebri di sempre la mostra IMAGINE! 100 Years of International Surrealism ai Musei Reali di Belle Arti. In collaborazione con il Centre Pompidou di Parigi, la mostra raccoglie più di 130 opere d’arte (dipinti, disegni, sculture, oggetti, assemblage e fotografie) dei più importanti interpreti internazionali del Surrealismo: da Max Ernst a De Chirico, da Salvador Dalì a Leonor Fini, da Man Ray Joan Miró. E il belga Magritte? È in mostra al museo a lui dedicato, basta attraversare la strada.

Bruxelles // Fino al 21 luglio
IMAGINE! 100 Years of International Surrealism
MUSÉES ROYAUX DE BEUX-ARTS DE BELGIQUE
Rue de la Régence 3
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Salvador Dalì, Construction molle aux haricots bouillis (Prémonition de la guerre civile), 1936 © Philadelphia Museum of Art, Philadelphia (Pennsylvania). The Louise and Walter Arensberg collection © Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres / Sabam Belgium, 2024
Salvador Dalì, Construction molle aux haricots bouillis (Prémonition de la guerre civile), 1936 © Philadelphia Museum of Art, Philadelphia (Pennsylvania). The Louise and Walter Arensberg collection © Fundació Gala-Salvador Dalí, Figueres / Sabam Belgium, 2024

Nel 1999 il pittore belga Jean-Michel Folon (Uccle, 1934 – Monaco, 2005), scrivendo del momento in cui a vent’anni vide per la prima volta la serie di murales che Magritte produsse per il Knokke Casino, usò queste parole: “Ho pensato: ‘Si può fare davvero di tutto in pittura. Persino inventare misteri’. Ecco quando ho incontrato l’arte”. La mostra organizzata al Magritte Museum di Bruxelles evidenzia i legami fra gli immaginari di Magritte e Folon, indagando due generazioni di surrealismo nelle loro affinità e nelle loro differenze.

Bruxelles // Fino al 21 luglio
Magritte-Folon. The Dream Factory
MAGRITTE MUSEUM
Place Royale 1
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Jean-Michel Folon, Le rêve éveillé, 1971, Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique, Bruxelles / photo : J. Geleyns - Art Photography
Jean-Michel Folon, Le rêve éveillé, 1971, Musées royaux des Beaux-Arts de Belgique, Bruxelles / photo : J. Geleyns – Art Photography

Jean-Michel Folon è protagonista anche di una mostra di design: il pittore belga, infatti, lavorò per quasi trent’anni per Olivetti, la storica azienda italiana produttrice di macchine da scrivere e non solo. A cura di Marcella Turchetti e Paola Mantovani, la mostra incorpora pezzi provenienti dalle collezioni del Design Museum di Bruxelles (tra cui l’iconica macchina da scrivere Olivetti) alle produzioni di Folon (che spaziano dai poster ai libri, dalle campagne pubblicitarie ai fumetti).

Bruxelles // fino al 15 settembre
Olivetti-Folon
DESIGN MUSEUM
Place de Belgique
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Macchina da scrivere Olivetti
Macchina da scrivere Olivetti

Fuori dal centro storico di Bruxelles, il museo d’arte contemporanea WIELS ospita una mostra personale dell’artista colombiano Oscar Murillo (La Paila, 1986), incentrata sul concetto di massa liquida. Le pennellate gestuali di Murillo risultano in dipinti che lui chiama Disrupted Frequencies, una nuova serie che chiude il suo lavoro sul tema delle frequenze, iniziato circa dieci anni fa.

Bruxelles // fino al 28 aprile
Oscar Murillo. Masses
WIELS
Avenue Van Volxemlaan 354
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Oscar Murillo, Disrupted Frequencies. Courtesy the artist. Photo Tim Bowditch and Reinis Lismanis
Oscar Murillo, Disrupted Frequencies. Courtesy the artist. Photo Tim Bowditch and Reinis Lismanis

Mentre CENTRALE prosegue I suoi lavori di trasformazione degli spazi espositivi, l’artista tedesca Maren Dubnick (1972) si appropria delle sue vetrine, in un intervento curato da Clémentine Davin. L’accento è posto sull’evoluzione dell’uso dell’elettricità e sul suo impatto sulla società contemporanea, portando lo spettatore a confrontarsi con la storia di CENTRALE stessa, che fu appunto la prima centrale elettrica della città di Bruxelles

Bruxelles // Fino all’1 settembre
Maren Dubnick. Accumulator
CENTRALE FOR CONTEMPORARY ART
Place Sainte-Catherine, 45
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maren dubnick accumulator centrale vetrine bruxelles 2024 Le mostre da vedere durante la fiera Art Brussels 2024
Maren Dubnick, Accumulator, Centrale – vetrine, Bruxelles, 2024

Negli spazi della Fondation CAB, le opere di sette artisti internazionali (Greet Billet, Katinka Bock, Manon de Boer, Willy De Sauter, Céline Mathieu, Guy Mees, Johanna von Monkiewitsc) sfidano la percezione comune attraverso l’esplorazione dei rapporti tra l’immagine e la realtà, tra lo spazio e la luce. Una mostra collettiva che propone di vedere ciò che ci circonda come l’esito di una somma di differenti circostanze

Bruxelles // Fino al 29 giugno
These Circumstances
FONDATION CAB
Rue Borrens, 32-34
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These Circumstances, installation view at Fondation CAB, Bruxelles, 2024
These Circumstances, installation view at Fondation CAB, Bruxelles, 2024

Parliamo ancora di Surrealismo con la mostra Histoire de ne pas rire. Surrealism in Belgium al Bozar Centre for Fine Arts. Se l’esposizione ai Musées Royaux de Beux-Arts de Belgique si concentra sulla portata internazionale del movimento surrealista, quella al Bozar è un percorso nella sua anima belga: tra le artiste e gli artisti in mostra, oltre al ben noto Magritte, troviamo i nomi di Paul Nougé, Jane Graverol, Marcel Mariën, Rachel Baes, Leo Dohmen, Paul Delvaux. Fu proprio Nougé, negli Anni Venti, a guidare lo sviluppo del Surrealismo belga attraverso i suoi audaci pamphlet d’avanguardia.

Bruxelles // fino al 16 giugno
Histoire de ne pas rire. Surrealism in Belgium
BOZAR CENTRE FOR FINE ARTS
Rue Ravenstein 23
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Rachel Baes, Waanzinnige liefde, s.d., olie op doek, Verzameling Retelet. © SABAM 2024
Rachel Baes, Waanzinnige liefde, s.d., olie op doek, Verzameling Retelet. © SABAM 2024

Ecologia, sostenibilità e decolonizzazione della natura sono al centro della mostra NaturArchy: Towards a Natural Contract all’iMAL, il centro artistico dedicato a tecnologia e cultura digitale. Attraverso i lavori di diciassette artisti (molti dei quali in residenza presso il Joint Research Centre) la mostra esplora la natura prendendo in considerazione anche le discipline del diritto, dell’economia, dell’antropologia culturale, dell’intelligenza artificiale, spingendosi fino alle indagini di tutto ciò che ricade nel non-umano.

Bruxelles // fino al 29 settembre
NaturArchy: Towards a Natural Contract
IMAL – ART CENTER FOR DIGITAL CULTURES & TECHNOLOGY
30 Quai des Charbonnages, Koolmijnenkaai
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Seagull Fountain by Lawrence Malstaf
Seagull Fountain by Lawrence Malstaf
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100 anni di Surrealismo al Musées Royaux de Beux-Arts de Belgique

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Magritte e Folon al Magritte Museum

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Olivetti e Folon al Design Museum

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L’oceano nelle opere di Oscar Murillo al WIELS

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Maren Dubnick nelle vetrine di CENTRALE for contemporary art

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La mostra collettiva “These Circumstances” alla Fondation CAB

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Il Surrealismo belga al Bozar Centre for Fine Arts

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Arte e scienza in mostra all’iMAL

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Alberto Villa

Alberto Villa

Nato in provincia di Milano sul finire del 2000, si occupa di critica e curatela d'arte contemporanea. Si laurea in Economia e Management per l'Arte all'Università Bocconi con una tesi sulle produzioni in vetro di Josef Albers e attualmente frequenta…

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