Identità mutevole
Identità mutevole, collettiva che approderà ora nella galleria MARCOROSSI di Pietrasanta, dopo esser stata presentata nelle altre gallerie del gruppo, e che vedrà esposte le opere di tre artisti che pongono al centro della loro poetica la mutevolezza e la complessità della figura umana.
Comunicato stampa
MARCOROSSI artecontemporanea è lieta di presentare, nelle sue sedi di Pietrasanta, la mostra Identità
mutevole, dedicata alle sculture di tre artisti: Valerio Berruti, Ivan Theimer e Cosimo Vella. Le opere in
mostra mettono al centro del discorso la figura umana: mutevole per natura, psicologicamente complessa
e dall’identità porosa, soggetta ai cambiamenti dell’ambiente e della storia.
Valerio Berruti (Alba, 1977), oltre alla pittura e al disegno, si dedica da anni alla scultura e a progetti
monumentali per committenze pubbliche e private – il più recente dei quali realizzato nel 2022 per la piazza
Michele Ferrero ad Alba. In mostra, le sue nuove sculture in alluminio dipinto dedicate alla figura mutevole
del bambino, ritratto in pose che comunicano un comune senso di attesa di un possibile accadimento. Un
progetto che oscilla fra l’incomunicabilità dell’essere umano e il suo bisogno di unione e comunione degli
affetti. Nel 2009 Valerio Berruti ha partecipato alla 53a Biennale di Venezia. In anni recenti ha presentato
le sue opere in prestigiosi musei e spazi pubblici: la Reggia di Venaria, Torino (2020); il MAXXI – Museo
nazionale delle arti del XXI secolo, Roma (2019); l’opera pubblica Frammenti al Castello di Monticello
d’Alba, Cuneo (2019); il Museo Madre, Napoli (2018); The Italian Cultural Institute of Los Angeles, Stati
Uniti (2018).
Ivan Theimer (Olomouc, Repubblica Ceca, 1944), parte da un repertorio simbolico e figurativo che affonda
le proprie radici nella storia dell’arte antica, dalla civiltà egizia sino a quella greco-romana, e negli archetipi
dell’umanità. In mostra, una raccolta di sculture in terracotta dedicate a volti e figure umane, caratterizzate
da forte simbolismo e legate da temporalità sovrapposte. In seguito all’invasione sovietica del suo paese
nel 1968, Ivan Theimer si stabilisce a Parigi, dove riprende gli studi d’arte all’École des Beaux-Arts. Negli
anni 1978 e 1982 rappresenta la Francia alla Biennale di Venezia, dove ritorna a esporre nel 1995 per il
centenario a Palazzo Grassi. Dagli anni Novanta si susseguono mostre personali e collettive in tutta Europa;
le sue opere monumentali, soprattutto obelischi, sono situate in numerose piazze d’Europa – la più
importante è quella realizzata a Parigi, in Champ de Mars, a memoria del bicentenario della Dichiarazione
dei Diritti dell’Uomo. Theimer vive fra Parigi e Pietrasanta.
Cosimo Vella (Milano, 1994), lavora prevalentemente con la ceramica. I suoi riferimenti narrativi sono
tratti dalla vita quotidiana e dalle storie e dai miti che la accompagnano, tra folklore e globalità, attualità e
tradizione. Le sculture presenti in mostra trasfigurano i ritratti di modelli, presi sia dalla realtà che dal
mondo dei social network, operando una metamorfosi fra cultura e natura, fra volti umani ed elementi del
mondo vegetale: fiori, rami e foglie. Il virtuosismo del modellato plastico è accompagnato ad un uso
sperimentale, talvolta spregiudicato, del colore e degli smalti. L’artista apre alla riflessione sulla convivenza
tra la cultura popolare, figlia di un territorio e una tradizione precisi, e la nuova cultura “senza patria” e
“senza storia” dei media, della pubblicità e dello star system. Cosimo Vella si è laureato in Fine Arts al
Chelsea College of Arts di Londra (2017). Attualmente vive e lavora tra Londra, Milano e Camaiore.