La valle del Boyne, una valle al centro della storia d’Irlanda
Il percorso parte da Drogheda, a nord di Dublino, al centro della storia irlandese fino al monastero di Monasterboice, segno di un Medioevo che in Irlanda fu tutt'altro che un'epoca buia, agli U2 e ai Red Hot Chili Pepper
Forse pochi fiumi nella vecchia Europa possono vantare di essere stati così a lungo al centro della vicenda di un popolo quanto il Boyne, le cui acque nascondono da millenni i segreti dell’identità irlandese. Qui, in una dolce vallata fluviale, si possono scorgere tracce maestose, segni di una civiltà in grado di sfidare il passo del tempo. Il nostro itinerario ci porterà alla scoperta di questa meravigliosa rapsodia storica che è il fiume Boyne, alla ricerca dell’armonia nascosta tra colline e rovine antiche.
Si parte da Drogheda, a nord di Dublino, e fin da subito ci ritroviamo al centro della storia irlandese: qui nel 1690 si decise la storia nello scontro tra Guglielmiti protestanti e Giacobiti cattolici per la successione al trono delle isole Britanniche. Dopo una sanguinosa battaglia ebbe la meglio Guglielmo III d’Orange, aprendo la strada a secoli di egemonia protestante.
La storia della Valle del Boyne
Il nostro percorso, in seguito, raggiunge il monastero di Monasterboice, segno di un Medioevo che in Irlanda fu tutt’altro che un’epoca buia: qui troviamo delle splendide “High Crosses”, monumentali croci scolpite a bassorilievo che da secoli decorano i principali centri religiosi del Paese. Senza dubbio la più bella di tutte è la High Cross of Muiredach, a Monasterboice, un vero e proprio capolavoro della scultura mondiale: si dice che tale tipologia artistica, così tipica del cristianesimo celtico, sia stato il principale contributo irlandese alla storia dell’arte occidentale.
In una tale atmosfera medievale così suggestiva, risulta piacevole raggiungere anche i resti del vicino monastero cistercense di Mellifont, in cui si può ancora oggi contemplare l’armonia interrotta di un prezioso lavabo ottagonale. Secoli dopo, durante la Battaglia del Boyne, il monastero divenne il quartier generale di Guglielmo d’Orange, ennesima testimonianza di una storia che in questa valle sembra ritornare sempre sui suoi passi, rivivendo gli stessi luoghi con protagonisti ogni volta diversi.
La storia di San Colombano
Vicino a Mellifont troviamo lo Slane Castle, il cui parco è stato realizzato dall’inventore dei “giardini all’Inglese”: Capability Brown. L’arte chiama arte e, nella bella cornice del castello oggi vengono celebrati oceanici concerti rock: qui suonarono gli U2 nel 2001 e i Red Hot Chili Peppers nel 2003. Gli assoli di chitarra elettrica lasciano spazio al silenzio e alla quiete rurale man mano che ci avviciniamo a Navan, situata giusto nel centro esatto della valle, e al centro della sua vicenda spirituale: qui, infatti, nacque uno dei santi a cui gli irlandesi sono più devoti: San Colombano, un santo che non deve risultarci troppo esotico, se pensiamo che giunse fino in Italia per incontrare il pontefice di Roma. Dopo aver risieduto alla corte longobarda della Regina Teodolinda a Monza, morì a Bobbio, vicino a Piacenza, nell’anno 615, dove è ancora oggi sepolto.
Da Kells al Trim Castle
Altro centro importante della Valle del Boyne è Kells, luogo da cui prende il nome il mitico manoscritto illuminato che oggi è esposto alla biblioteca del Trinity College di Dublino: un impareggiabile capolavoro della cosiddetta “arte insulare”. Raggiungiamo il punto più a ovest del nostro itinerario con il pregevolissimo castello di Tullynally, realizzato in un brillante stile neogotico a partire da una ben più sobria casa georgiana nel corso dell’Ottocento.
Se invece preferite visitare un castello medievale autentico, non potrete trovare nulla di meglio del Trim Castle, ritenuto il più grande castello normanno d’Europa, la cui cinta muraria copriva una superficie di trentamila metri quadrati! Il mastio centrale, nella sua rigorosa simmetria geometrica, è ancora quasi perfettamente conservato.
Ma una visita alla Boyne Valley non può dirsi completa senza avere visto la magnificenza di uno dei principali siti megalitici d’Europa: le maestose tombe preistoriche di Bru Na Boynne. Realizzate più di cinquemila anni fa, queste “tombe a tumulo” sono ben più antiche delle Piramidi d’Egitto. La tomba più imponente è senza dubbio quella di Newgrange: durante il solstizio d’inverno, il primo raggio di sole del mattino percorre la lunga galleria fino a raggiungere la camera sepolcrale sita a 19 metri di distanza, un esempio di allineamento perfetto! Tutto il sito fu dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1993. Nella vicina Hill of Tara, secondo la leggenda, sorgeva la “pietra del destino”, su cui venivano incoronati i re d’Irlanda. E anche qui, come in mille altri luoghi della Valle del Boyne, la storia remota si incrocia con la storia moderna: fu infatti questo il luogo scelto dal patriota Daniel O’Connell per organizzare una gigantesca adunata nel 1843 che porterà poi all’indipendenza irlandese.
Da oltre cinquemila anni la Valle del Boyne si trova all’origine di ogni grande cambiamento che trasforma il paese, e ancor oggi rappresenta un tassello fondamentale per comprendere il variegato mosaico della storia d’Irlanda.
Thomas Villa
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati