Pista 500 – Gonzalez-Torres | Shannon | Tiravanija

Informazioni Evento

Luogo
PINACOTECA GIOVANNI E MARELLA AGNELLI - LINGOTTO
Via Nizza 230, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
02/05/2024

ore 15

Artisti
Rirkrit Tiravanija, Felix Gonzalez-Torres, Finnegan Shannon
Uffici stampa
PAOLA C. MANFREDI STUDIO
Generi
arte contemporanea

Tre nuove installazioni degli artisti Felix Gonzalez-Torres (1957, Cuba – 1996, USA), Finnegan Shannon (USA, 1989) e Rirkrit Tiravanija (Argentina, 1961).

Comunicato stampa

A partire da giovedì 2 maggio 2024, la Pista 500 ospiterà tre nuove installazioni degli artisti Felix Gonzalez-Torres (1957, Cuba – 1996, USA), Finnegan Shannon (USA, 1989) e Rirkrit Tiravanija (Argentina, 1961). L’opera di Gonzalez-Torres è presentata in occasione della prima edizione di EXPOSED Torino Foto Festival, che collabora con Pinacoteca a un progetto inedito diffuso in città.
Ritorna per il secondo anno SUL TETTO DEL SALONE, la speciale collaborazione con il Salone del Libro di Torino; la Pista 500 ospiterà inoltre uno degli incontri di avvicinamento Aspettando il Salone.
Infine, le mostre Form Form SuperForm di Thomas Bayrle e Vulcanizzato. Lucy McKenzie e Antonio Canova vengono prorogate sino a sabato 31 agosto 2024.

NUOVE OPERE SULLA PISTA 500
La Pista 500, il progetto artistico di Pinacoteca sull’iconica pista di collaudo delle automobili FIAT, da giovedì 2 maggio si arricchisce di nuove installazioni site-specific con opere di Felix Gonzalez-Torres (1957, Cuba – 1996, USA), Finnegan Shannon (USA, 1989) e Rirkrit Tiravanija (Argentina, 1961), a cura di Sarah Cosulich & Lucrezia Calabrò Visconti. I progetti si aggiungono alle opere già presenti sul giardino sospeso sul tetto del Lingotto di Thomas Bayrle, Julius Von Bismarck, VALIE EXPORT, Sylvie Fleury, Dominique Gonzalez-Foerster, Marco Giordano, Alicja Kwade, Louise Lawler e SUPERFLEX.

Le opere che inaugurano sulla Pista 500 nella primavera 2024 proseguono e approfondiscono la missione votata all’inclusività di Pinacoteca Agnelli.

In occasione di EXPOSED. Torino Foto Festival, Pinacoteca Agnelli arricchisce il progetto sulla Pista 500 con un intervento che si estende all’intera città di Torino. L’opera “Untitled” (1991) di Felix Gonzalez-Torres consiste in una fotografia sul billboard della Pista 500 e su sei cartelloni pubblicitari affissi in città. Il progetto esplora la permeabilità tra lo spazio museale e lo spazio pubblico, riflettendo sulla città di Torino e la sua storia.
L’artista Finnegan Shannon presenta Do You Want Us Here or Not, un progetto composto di una serie di panchine distribuite lungo il percorso della Pista 500 sul tetto del Lingotto. Shannon evidenzia il valore sociale dell’accessibilità degli spazi, invitandoci a riflettere su come i luoghi che abitiamo quotidianamente siano spesso poco o per nulla accessibili alle persone con disabilità e con corpi non conformi.

Untitled (Tomorrow is the Question) è un’installazione dell’artista Rirkrit Tiravanija che si compone di quattro tavoli da ping pong, posizionati su uno dei terrazzini della Pista, dove le persone sono invitate a giocare liberamente. Versione inedita del progetto, i quattro tavoli da ping pong riportano quattro lingue diverse, legate alle maggiori comunità non italiane a Torino. Grazie a Tiravanija, il gioco si trasforma in uno spazio di negoziazione dell’identità, che sfida il concetto di appartenenza nazionale.

La riflessione sull'inclusività negli spazi museali e sulla Pista 500 è stata una delle forze trainanti della programmazione di Pinacoteca Agnelli fin dall'inizio del suo nuovo corso. Ciò si riflette sia nelle strutture del museo e nel modo in cui è progettato, sia nell'accessibilità dei contenuti che vengono prodotti. L’inclusività è anche tema dei progetti che Pinacoteca sceglie di ospitare, a partire dal lavoro di Sylvie Fleury Yes to All, installato da maggio 2022 sul tetto all'ingresso del museo e simbolo del suo nuovo programma. Oggi, “Yes to all” è diventata una dichiarazione identitaria per l’istituzione, la cui missione è essere uno spazio aperto alla collettività, in grado di accogliere e coinvolgere i diversi pubblici della città e oltre.
LA COLLABORAZIONE CON EXPOSED. Torino Foto Festival
In occasione di EXPOSED. Torino Foto Festival, dal 2 maggio Pinacoteca Agnelli arricchisce il progetto sulla Pista 500 con un intervento che si estende all’intera città di Torino, a cura di Sarah Cosulich & Lucrezia Calabrò Visconti. L’opera “Untitled” (1991) di Felix Gonzalez-Torres (1957, Cuba – 1996, USA) consiste in una fotografia sul billboard della Pista 500 e su sei cartelloni pubblicitari affissi in città.

“Untitled”, che ritrae un letto matrimoniale disfatto, è installata senza alcuna informazione, cosicché le persone incontrino l’opera nel paesaggio urbano senza una spiegazione diretta. Esposta per la prima volta nel 1991, l'opera invitava a esplorare il confine tra spazio pubblico e vita privata in un'epoca segnata dalla pandemia dell'HIV, e oggi si apre a nuove interpretazioni e analogie nei vari contesti in cui viene esposta. Allestita per la prima volta su cartelloni pubblicitari nei quartieri di New York City e successivamente ripresentata in diverse città del mondo, l’immagine, intima e domestica, crea una forte opposizione con le pubblicità adiacenti, sfidando le norme sociali e portando nello spazio pubblico argomenti tabù come la morte, il dolore e la perdita.

La città di Torino rappresenta un luogo significativo per l’opera di Gonzalez-Torres, invitato nel 1991 al Castello di Rivara, dove presentò una serie di opere rimaste leggendarie. Il billboard “Untitled” fu presentato la prima volta a Torino in occasione di una collettiva nel 2000 al Castello di Rivoli. Riportare oggi “Untitled” a Torino dopo vent’anni apre una riflessione su come sia cambiato il nostro sguardo sulla città e su come i suoi spazi si possano aprire a molteplici prospettive ed esperienze. L’opera pone questioni ancora oggi cruciali, come l’elaborazione collettiva della perdita o come la regolamentazione dell’autonomia individuale nello spazio privato, in un momento storico che ha scardinato le nostre abitudini sul lutto e sull’assenza.