Alina Perez – The Whole World is My Father
Mostra personale.
Comunicato stampa
Preferisco l’incertezza di non sapere dove tu sia perchè per me tu sei ovunque
entrambi esistiamo in un singolo attimo su di una singola sfera che fluttua in una galassia gigante esattamente in questo istante
entrambi tutti noi nel grembo di una galassia dove le bromelie crescono in abbondanza come segreti come sussurri, come pitoni, e verdi iguane
abbondanti come micro-ecosistemi, come la nostra flora rosa e i nostri pensieri in corsa abbondante come l’amore (in)condizionato di una madre abbondante come le utopiche paludi d’acqua dolce abbondante come il polline e le trame
tutti noi nel grembo di una galassia dove forse un tempo c’era pace
o crepitio di lava fusa
per me non sei niente
forse in una giornata calda, quando ogni mia fessura suda e si appiccica forse quando il marciapiede bollente e i ferri di cavallo in acciaio si fondono insieme forse l’acciaio e l’alluminio rovente e i cavalli e i collant rosa e la tua rasatura ruvida e questa dolce guava hanno in comune più di quanto pensiamo
forse in una giornata torrida il sudore che mi brucia gli occhi mi ricorderà le tue scure sopracciglia nere e come forse oggi non sono ormai più nere ma sempre più grigie, come l’acciaio
come l’alluminio come l’espansione termica
Preferisco l’incertezza di non sapere dove tu sia perchè per me tu sei ovunque
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Alina Perez (1995 Miami, Florida. Vive e lavora a New York) ha ottenuto il BFA in pittura presso la Rhode Island School of Design e successivamente il MFA in pittura e incisione presso la Yale School of Art. Perez ha partecipato alla Skowhegan School of Painting and Sculpture nel 2017 ed ai progetti di residenza Vermont Studio Center. Il suo lavoro è stato esposto presso Taubman Museum of Art, Virginia; Atlanta Contemporary, Georgia; Arcadia Missa, London; James Cohan Gallery, New York; Rachel Uffner, New York; Company Gallery, New York; M+B, Los Angeles; Deli Gallery, New York.
Joint Opening with: IUNO Alek O., They didn’t explain much, and no one dared to ask |