A Parma 93 artisti per raccontare l’arte contemporanea di ieri e oggi
Una grande mostra che raccoglie molti tra i grandi nomi dell’arte del Secondo Novecento. Da Hopper a Pistoletto. E non manca la celebre Fountain di Duchamp
Come raccontare in poco una mostra di 115 opere di ben 93 artisti diversi? Cominciando dalla città: Parma, che, in una condizione di benessere e di sensibilità culturale, ha scelto negli anni di acquistare opere di grande valore sia storico-estetico che economico. È valida quindi l’idea di creare un percorso espositivo – al Palazzo del Governatore, nella centrale Piazza Garibaldi – che permette di conoscere questa emozionante apertura alle maggiori ricerche artistiche dell’epoca appena trascorsa. È un’occasione per riscoprire le tante sperimentazioni che si sono inseguite e sviluppate negli anni.
Gli artisti di Contemporanea a Parma
Attraversando le sale di Contemporanea. Capolavori dalle collezioni di Parma si apprezza subito la riunione di opere di alto livello, tra cui figurano ad esempio Alberto Burri, Giorgio De Chirico, Antonio Ligabue, Carlo Mattioli, Claudio Parmiggiani, Conrad Marca-Relli, Edward Hopper, Emilio Isgrò, Felice Casorati, Giorgio Morandi, Jannis Kounellis, e Lucio Fontana. E c’è anche la celebre Fountaine di Duchamp: icona del ready made, con sopra la misteriosa ed enigmatica firma R.Mutt. Ma non si deve pensare che le tante creazioni, quadri, sculture, performance, siano poste vicine nella casualità: l’itinerario segue le diverse correnti – ventidue le sezioni – dal dadaismo al surrealismo, dai grandi maestri internazionali e italiani all’informale europeo e nazionale, e si potrebbe continuare oltre.
Alcuni dei capolavori in mostra a Contemporanea a Parma
Dovendo scegliere tra i 93 protagonisti, ecco alcuni dei più interessanti su cui soffermarsi. Si parte con la stana figura Sans titre di Victor Brauner, ricca di elementi simbolici, e con la tenerezza d’azzurri di Chagall in Le couple devant le peintre. Ci sono poi il corpo composto, di spalle, di Ragazza nuda nello studio di Felice Casorati, la tenerezza ferma, triste, di Anton Zoran Mušič in Cavallini, o ancora l’opera di Hopper Near Eastham, priva di presenze umane e in uno spazio sospeso.
È di Jannis Kounellis l’immagine che fa anche da locandina della mostra e l copertina del catalogo: Rosa; un incanto le lettere in colore di Alighiero Boetti, “Si dice chi finge di ignorare una situazione che invece dovrebbe affrontare”. Emozionante Panni stesi di Michelangelo Pistoletto, di cui sono presenti anche Coniglio appeso e la struggente installazione di cinque lettini con la scritta Hunger – opera di Fondazione Solares delle Arti, presenza fondamentale che firma la produzione e l’organizzazione della mostra insieme al Comune di Parma. In riferimento a quest’ultima, il presidente della Fondazione, Andrea Gambetta, ricorda come l’associazione “abbia arricchito la propria collezione d’arte con opere di Michelangelo Pistoletto, Wim Wenders, Sebastião Salgado, Dennis Oppenheim”, sottolineando l’orgoglio di avere oggi questi maestri nel proprio catalogo.
Il teatro si intreccia all’arte nella mostra Contemporanea a Parma
In mostra, anche una serie di fotografie ricorda con Azione sentimentale Gina Pane, figura rilevante della Body Art, con tagli e sangue, e immagini in bianco e nero. È in questa sala che Lenz Fondazione – una rilevante realtà teatrale a livello nazionale – presenterà con artiste diverse una serie di performance a maggio, giugno e luglio in diversi appuntamenti articolati, come Over Gina Pane e Azioni sentimentali. Ecco che diverse arti si intrecciano tra loro. E si intrecciano ulteriormente quando alla pittura, alla fotografia e al teatro si uniscono anche le performance visive. Il progetto espositivo si completa infatti con la proiezione di due lavori di Fabio Mauri, di cui commuove la figura scura femminile nuda, con la stella di David disegnata sul petto: “Ebrea”.
Valeria Ottolenghi
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