Carrozzine a guida autonoma per migliorare la mobilità nei musei. L’idea di ALBA Robot

Solo il 61,6% dei musei italiani è attrezzato per superare le barriere architettoniche. L’azienda ALBA Robot ha sviluppato un veicolo a guida autonoma che, grazie ad un sistema AI, fornisce anche informazioni sulla visita museale

Un bell’esempio d’inclusione sociale che garantisce a tutti la possibilità di visitare un museo e muoversi liberamente negli edifici.  Ne parliamo con Lorenza Trinchero, Communication and Social Media Manager della start up torinese.

Raccontaci come è nato il progetto.
Il progetto si è sviluppato, come non di rado accade, a partire da un’esigenza personale.Nel 2016 la nonna di Andrea Bertaia Segato, CEO e Co-Founder dell’azienda, ha cominciato a riscontrare problemi di mobilità a causa di un’artrosi al ginocchio; vedendola in carrozzina, forte dell’esperienza e le conoscenze maturate nella sperimentazione della guida autonoma durante la precedente esperienza lavorativa, Andrea ha poi avuto un’intuizione: perché non utilizzare le tecnologie più innovative per aiutare chi va più piano?
Così nel 2020 nasce ALBA Robot, con il preciso intento di cambiare il mercato e le opportunità per quanto riguarda la mobilità di coloro che non sono in grado di camminare per lunghe distanze.

Quali sono le competenze del team fondatore dell’iniziativa?
Inizialmente, quando è nata l’idea, il team fondatore di ALBA Robot era parte di un’importante azienda di consulenza ingegneristica, società che in quel momento stava lavorando alla guida autonoma in ambito automotive.In breve tempo la startup si è strutturata con un team di professionisti composto prevalentemente da ingegneri. Lo sviluppo dei dispositivi a guida autonoma richiede un approccio tecnico multidisciplinare, per questo all’interno del team ci sono ingegneri del software, robotici ed elettronici in grado di sviluppare ed integrare tecnologia all’avanguardia per fornire una soluzione unica a livello mondiale. Da subito sono state integrate nel team anche risorse con competenze manageriali per strutturare l’azienda.

Qual è la vision e la mission di ALBA Robot?
ALBA Robot è una startup innovativa nel campo della micro-mobilità che intende rivoluzionare il trasporto delle persone a mobilità ridotta attraverso l’utilizzo di veicoli a guida autonoma all’interno di ambienti come aeroporti, ospedali e musei, rendendoli più accessibili.Si tratta di un progetto che promuove l’inclusione sociale e contribuisce a ridurre le disuguaglianze: uno degli obiettivi principali è quello di restituire o dare maggiore libertà e indipendenza a chi ha difficoltà a spostarsi, diminuendo la frustrazione spesso legata all’impossibilità di accedere a determinate aree.ALBA Robot rappresenta un ottimo esempio di come l’innovazione tecnologica possa migliorare significativamente la qualità della vita delle persone, superando le barriere e aprendo nuove opportunità per creare un futuro più inclusivo.Pensiamo per esempio ai musei: spesso anche per chi è in buona salute tante ore in piedi possono essere una fatica che disincentiva la fruizione della struttura, il nostro servizio di mobilità abbatte totalmente questa difficoltà permettendo una totale e comoda esperienza culturale.

Veicolo museale realizzato in collaborazione con Granstudio e Gebruder Thonet
Veicolo museale realizzato in collaborazione con Granstudio e Gebruder Thonet

Descrivi esattamente cosa fa ALBA Robot e i risultati raggiunti.
Utilizzando tecnologie all’avanguardia – come guida autonoma, intelligenza artificiale, sensoristica avanzata e Internet of Things – ALBA Robot fornisce una piattaforma di veicoli (in gergo personal mobility vehicles) completa, efficiente e accessibile per il trasporto sicuro ed autonomo delle persone.
I dispositivi, dotati di display e joystick, presentano diverse modalità di guida: oltre alle possibilità di guida indoor, outdoor e self-driving. Inoltre, sono in grado di interagire con l’utente, rispondendo ai comandi vocali, e di rilevare gli ostacoli, comportandosi di conseguenza.

E nei musei?
Pensando al contesto museale, il dispositivo audio-video integrato è progettato per offrire un’esperienza immersiva e interattiva durante la visita ai luoghi culturali. Dotato di uno schermo touchscreen ad alta risoluzione e di altoparlanti di alta qualità, il dispositivo consente ai visitatori di accedere facilmente ai contenuti multimediali relativi alle opere esposte e alla storia del luogo. L’AI è in grado di rispondere alle domande dei visitatori, fornire informazioni aggiuntive sulle opere d’arte e suggerire percorsi ottimizzati in base agli interessi individuali.ALBA Robot si è focalizzata su tre principali ambiti di utilizzo: aeroporti, ospedali e musei. Attualmente il progetto sta riscontrando i primi risultati in ambito aeroportuale, dove i veicoli a guida autonoma supportano i passeggeri a mobilità ridotta, consentendo loro di muoversi dal check-in al gate in modo efficiente e sicuro.

Quali sono gli obiettivi futuri? Qual è il sogno nel cassetto?
I risultati finora raggiunti ci danno una forte motivazione nello svolgere il nostro lavoro di ricerca e sviluppo, spingendoci a dare sempre il massimo affinché la soluzione di ALBA Robot raggiunga più realtà possibili.
Tra queste, i musei e i luoghi della cultura rappresentano uno degli obiettivi futuri e anche una delle sfide più grandi: gli ultimi rapporti Istat riportano che in Italia solo il 9,3% delle persone con disabilità (circa 13 milioni) va al cinema, a teatro, ai concerti o nei musei (contro il 30,8% del resto della popolazione) e che appena il 61,6% dei musei è attrezzato per superare le barriere architettoniche. Considerando anche il sempre più rapido invecchiamento della popolazione italiana, è fondamentale che i luoghi della cultura stiano al passo con i tempi per garantire a tutti la possibilità di vivere un’esperienza che sia completa e soddisfacente, in condizioni di autonomia, comfort e sicurezza.
La nostra soluzione può completare l’offerta di un museo contribuendo a migliorare il comfort di una visita e dando la possibilità di vivere un’esperienza inclusiva e personalizzata. 
Il nostro sogno è che in futuro vi siano in circolazione sempre più veicoli di ALBA Robot, nei musei così come negli aeroporti, negli ospedali, nei centri commerciali, nei parchi divertimento e via dicendo perché la possibilità di accedere in modo semplice a un contesto e di goderne al meglio dovrebbe essere una prerogativa di tutti.

Quali sono stati (e quali sono) i problemi maggiori che avete riscontrato nell’avviare una startup nel mondo dell’arte e della cultura?
In Italia quasi due terzi dei musei e delle strutture espositive sono istituzioni pubbliche, che purtroppo nella maggior parte dei casi non predispongono ancora di programmi e fondi per l’innovazione. Inoltre, nonostante durante il periodo pandemico molte delle realtà siano riuscite ad offrire valide alternative ricorrendo alle risorse digitali, risulta ancora piuttosto scarsa da parte dei musei l’integrazione del digitale in presenza.

Che consiglio daresti ad una persona che vuole avviare un progetto nel mondo dell’arte e della cultura?
Come ALBA Robot consigliamo vivamente di adottare un approccio internazionale fin dai primi stadi dello sviluppo. Il mondo della cultura è intrinsecamente un contesto di interazioni e influenze multietniche, dove le opportunità commerciali possono sbocciare attraverso la condivisione e la collaborazione tra diverse comunità e paesi. Operare su scala internazionale amplia il potenziale di mercato, dà accesso ad un network globale di investitori e permette anche di accedere ad una vasta gamma di risorse creative e di prospettive uniche, arricchendo così la vostra offerta culturale e aprendo nuove porte per la crescita e il successo.

Giulio Bozzo

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Giulio Bozzo

Giulio Bozzo

Laureato in "Conservazione dei Beni Culturali" all’Università di Genova, studia "Arte, valorizzazione e mercato" all’Università Iulm di Milano. Nel 2021 fonda Reasoned Art, startup società benefit dedicata alla crypto arte. Esperto del mondo Nft, blockchain e Web3, ha preso parte…

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