Numero 51 Concept Gallery, uno spazio a Milano per gli artisti emergenti dell’Asia orientale
Fondata da una storica dell’arte e da un ex avvocato, Numero 51 Concept Gallery nasce con l’obiettivo di promuovere le più recenti ricerche provenienti da Giappone, Cina e Corea del Sud
Sono Julia Rönnqvist Buzzetti e Andrea Deotto, rispettivamente storica dell’arte (che a lungo ha lavorato con Lia Rumma a Milano) ed ex avvocato ora fotografo, i nomi che dal 2022 tessono le fila di Numero 51 Concept Gallery. La sede, a Milano, in Viale Emilio Caldara 51, è una palazzina degli Anni ’20 poco lontana dalla Rotonda della Besana e dalla nuova galleria BKV Fine Art che si trova sempre in zona, in via Fontana 16. Qui vengono proposti artisti emergenti che provengono dalla scena dell’Asia orientale – principalmente da Giappone, Cina e Corea del Sud – con sempre nuove e diverse collaborazioni, dallo studio creativo milanese S.C. Artroom a Eunoia Gallery di Osaka.
Le mostre da Numero 51 Concept Gallery a Milano
Il 2023 è stato inaugurato con la mostra dell’artista Rinii Fish (Hangzhou, Cina, 1993) We want to turn the body to the brain, presentando la storia e l’attività dei “bugs”, insetti provenienti dal pianeta digitale M7 (da lei stessa inventato) che portano con sé piante e una selezione musicale che va dalla techno all’acid jazz. In un’osservazione reciproca in cui animali ed esseri umani si studiano, ogni bugs riflette umori e sentimenti dell’artista, diventando anche popolari nft da collezione.
Numero 51 Concept Gallery a Milano. Le mostre in programma
Tra le mostre in programma da Numero 51 Concept Gallery, la prima (dal titolo Osmofology, in programma dal 12 maggio al 12 giugno 2022) è concepita insieme a S.C. Artroom e si basa sui wagashi, tipici dolci giapponesi che si abbinano al tè. Solitamente portati come regalo ad amici, parenti o colleghi, ogni dolce ha un’estetica e un sapore distinto e riflette le molteplici sfumature della cultura giapponese. Come veri e propri oggetti di design, i wagashi sono stati ricreati insieme agli elementi tradizionali della cerimonia del tè con anche la collaborazione dell’atelier milanese Paper&People (che tratta carte pregiate provenienti da tutto il mondo), rievocando Toraya, una storica pasticceria giapponese fondata a Kyoto nel XVI Secolo.
Numero 51 Concept Gallery a Milano. La mostra in collaborazione con Eunoia Gallery di Osaka
È in programma fino al 2 giugno 2024 Trilogy, l’ultima mostra organizzata da Numero 51 Concept Gallery in collaborazione con Eunoia Gallery di Osaka che presenta le opere di Jazz Szu-Ying Chen (Taipei, Taiwan, 1990), Yuka Mori (Osaka, Giappone, 1991) e Yuka Nishihisamatsu. Concepita come esplorazione delle diversità tra culture (non solo tra quella occidentale e quella orientale, ma anche tra quelle di origine di ognuna delle artiste) l’esposizione affronta tematiche come la superstizione, l’identità, la religione e la ciclicità della vita: Jazz Chen, tra grottesco e sublime, accosta immagini di studi anatomici a quelle relative al folklore nordico europeo e taiwanese, fondendo con armonia mostri mitologici e dissezioni su sfondi dorati ispirati alle pale d’altare quattrocentesche; Yuka Mori, invece, rilegge con il medium pittorico e in chiave contemporanea alcuni concetti tradizionali giapponesi, creando un mondo parallelo in cui soggetto e sfondo sfumano fluidamente giocando tra percezione illusoria e percezione reale; infine, Yuka Nishihisamatsu riflette sul significato di alcuni oggetti di uso quotidiano e altri appartenenti alla tradizione giapponese, assemblandoli in sculture che si fanno portali tra vita, morte e rinascita (non è un caso, infatti, che nelle composizioni ritorni spesso il fiore di loto, simbolo di purezza e rigenerazione).
Caterina Angelucci
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