È una scansione ritmica morbida, fredda e fluida, quella proposta da Liam Gillick (Aylesbury, 1964; vive a New York). Ma anche un orizzonte in cui mentale e cromatico coincidono per tessere una narrazione suddivisa in quattro ambienti, in quattro mosse. Quattro lezioni che, se da una parte evidenziano la volontà di produrre atmosfere candide ai limiti dell’astrazione e della plasticità, dall’altra mostrano l’approccio all’opera d’arte da un’angolazione più ampia. Legata alla verifica dei propri procedimenti interni e contestualmente a quella dell’ampia soglia creativa che investe la specie umana.
Accanto alle Four Proposition Six Structures (2012) di Gillick, che si dipanano con eleganza nei nuovi spazi della Galleria Alfonso Artiaco, le 12 Piramids (1986) di Sol LeWitt (Hartford, 1928 – New York, 2007) aprono un orizzonte sulle potenzialità della forma. Su una modalità costruttiva e costitutiva che fa da viatico felice a una serie di contrade visive che spostano l’asse da un piano espressivo a uno riflessivo, di ordine squisitamente metalinguistico.
Antonello Tolve
Napoli // fino al 26 gennaio 2013
Liam Gillick / Sol LeWitt
ALFONSO ARTIACO
Piazzetta Nilo 7
081 4976072
[email protected]
www.alfonsoartiaco.com
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