Candido Baldacchino – Terramare

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO EVENTA
Via dei Mille 42 , Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a venerdì h. 15-19,

e su appuntamento

Vernissage
10/05/2024

ore 18

Artisti
Candido Baldacchino
Curatori
Tiziana Bonomo
Generi
fotografia, personale

TERRAMARE è una raccolta di immagini fatte con la macchina fotografica Holga che Candido Baldacchino ha scoperto nel 1996 per le sue sperimentazioni.

Comunicato stampa

TERRAMARE è una raccolta di immagini fatte con la macchina fotografica Holga che Candido Baldacchino ha scoperto nel 1996 per le sue sperimentazioni. Baldacchino è un fotografo con una storia intrigante e avvincente: un “puro fotografo”. Lui ha cominciato a fotografare, camminando, viaggiando senza sosta, con la ricerca ossessiva della qualità: chilometri in auto o a piedi in mezzo alla campagna – la terra – e lungo le coste italiane e francesi – il mare – con l’unica ossessione di cogliere il momento, quello inconscio profondo, che da sempre anima la sua ricerca. Candido Baldacchino nel 2019 è stato insignito da una meritata onorificenza IFI (Insigne fotografo italiano) dalla Fiaf (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche). Baldacchino è uno di quei fotografi del territorio, più conosciuto all’estero che nella sua città natale.

Dal momento in cui ha incontrato Holga il suo modo di fare ricerca prese una nuova direzione: con una macchina di plastica, da pochi soldi che rilascia scatti ”sporchi, slabbrati, vignettati, talvolta sovraimpressi, sfocati” ma veri, con un’anima! Inspiegabile infatti come la fotografia fatta con la Holga, la toy camera più famosa al mondo, riesca a suscitare atmosfere senza confini se non quelli del nostro io più nascosto. Vigouroux nel 2005 crea in Francia il collettivo – poco conosciuto – chiamato Foto Povera che raccoglie fotografi, che come lui, hanno un amore incondizionato per la vecchia fotografia la “photographie ancienne”. Molti altri fotografi hanno usato Holga o macchine fotografiche “povere” come ad esempio Kenna che per creare atmosfere insolite con i suoi paesaggi dal 1986 ha iniziato oltre alla Hasselblad anche la Holga. Questo spiega sia per lui sia per Baldacchino il formato quadrato delle loro immagini. Un altro lavoro ispiratore per molti fotografi di questa “corrente” è quello del famoso Bernard Plossu. Una ricerca del momento semplice, non decisivo, che si pone in contrapposizione all’ideale di Henri Cartier-Bresson.. Ecco allora che parole come “metafisica” “insolito” – che accomunano alcuni artisti della fotografia – ricorrono sempre più a definire quella sensazione di sogno, malinconia, assenza che percepiamo guardando la fotografia di Baldacchino.
Per scaricare le immagini sul mio sito artphotobonomo.it:
https://www.artphotobonomo.it/terramare_mostra_fotografica_di_candido_baldacchino-d15070

TESTO DANIELA ZUCCO
Holga l’inizio di un amore
La fotocamera Holga è nata ad Hong Kong nel 1981 e si è diffusa dapprima in Cina, come una fotocamera economica, destinata al mercato di massa. Progettata per essere semplice e conveniente, la Holga era originariamente destinata a essere un'alternativa accessibile alle costose fotocamere reflex. Tuttavia, il suo design basico e le sue caratteristiche imperfette hanno attirato l'attenzione di alcuni fotografi che hanno apprezzato il suo aspetto unico e il suo modo di catturare le immagini.
La Holga è stata prodotta principalmente per l'uso amatoriale, con poche regolazioni e opzioni di controllo. La sua lente di plastica, la mancanza di un mirino preciso e l'assenza di meccanismi sofisticati hanno portato a risultati imprevedibili e artistici. Le fotografie scattate con la Holga sono spesso caratterizzate da vignettature, distorsioni, sfocature e perdite di luce, che conferiscono loro un'atmosfera eterea e sognante.
Nonostante le sue limitazioni tecniche, la Holga ha acquisito una base di estimatori devoti nel corso degli anni tra gli amanti della fotografia creativa e sperimentale. I fotografi hanno sfruttato le sue peculiarità per creare opere d'arte uniche e distintive. La Holga è diventata un'icona della fotografia lomografica e del movimento analogico, con molti appassionati che apprezzano il suo aspetto retro e la sua capacità di catturare momenti autentici e spontanei. Sebbene la sua produzione sia stata interrotta nel 2015 a causa delle sfide del mercato digitale, la Holga continua ad avere un seguito fedele e rimane una fonte di ispirazione per molti fotografi che apprezzano il suo fascino senza tempo e la sua capacità di trasformare la realtà in immagini poetiche. Candido Baldacchino da sempre appassionato di fotografia, ha scoperto la magia della Holga oltre trent’anni fa, e da quel momento se ne è innamorato perdutamente. La sua Holga, 120S, gli ha offerto l'opportunità di catturare immagini caratterizzate da una visione flou e romantica del mondo che lo circonda. Grazie alla sua semplicità e al suo fascino unico, la Holga ha permesso a Baldacchino di esplorare nuove prospettive e di trasformare anche le scene più ordinarie in opere d'arte dall'aura poetica. Con questa fotocamera, ha potuto dare vita a immagini che parlano direttamente all'anima dello spettatore, trasmettendo emozioni e suggestioni, e creando un legame intimo tra l'osservatore e il soggetto ritratto. Daniela Zucco

 

Biografia
Candido Baldacchino
Sono un fotografo torinese. Ho collaborato con case editrici e riviste di prestigio come Gente di Fotografia e Photo Italia. Ho tenuto workshop come "Holga mon Amour", sponsorizzato da PH Libero, ed esposto in mostre internazionali come Art Code a Berlino 2009 e EuropeArtFair ad Amsterdam 2019. Le mie opere sono in collezioni permanenti di gallerie come l'Accademia Carrara di Bergamo e la Biblioteca Nazionale di Francia a Parigi. Ho pubblicato libri come Silent Forms 2008 e Visual Perceptions 2014. Nel 2019, sono stato insignito dell'onorificenza IFI dalla Fiaf. Le tante mostre finora allestite in location prestigiose, sono state per me una fonte di grande soddisfazione: da Milano ad Atlanta, da Berlino a New York, da Londra a Singapore.
Partecipo al MIA Photo Fair di Milano dal 2014 al 2024 e alla mostra "Krappy Camera" alla Soho Gallery di New York nel 2023.

Tiziana Bonomo
Dal 2016 si dedica attivamente al progetto ArtPhotò con cui propone, organizza e cura eventi legati al mondo della fotografia come mostre, libri, incontri. La passione per la fotografia si unisce ad una ventennale esperienza, prima nel marketing e poi nella comunicazione di autorevoli aziende internazionali. Progetta e cura esposizioni e libri. Ha organizzato diversi incontri sulla fotografia e un laboratorio didattico sull’alfabetizzazione all’immagine “Leggere la fotografia”.

In collaborazione con
Spazio Eventa per esposizioni sempre diverse come luogo di incontro per “curiosare” tra le diverse proposte immobiliari. Un luogo di svago e relax in Via dei Mille 42 a Torino. www.eventaweb.it
FIAF Federazione italiana associazioni fotografiche Nata nel 1948 che raccoglie gli appassionati di fotografie italiani www.fiaf.net
ArtPhotò "un approccio non convenzionale alla fotografia”, nato per raccontare storie, creare atmosfere, suscitare emozioni. www.artphotobonomo.it