Maurizio Vetrugno – L’egemonia culturale è come un esercizio alle sbarre parallele?
Casa Gramsci inaugura la nuova stagione espositiva con una mostra personale di Maurizio Vetrugno.
Comunicato stampa
Casa Gramsci inaugura la nuova stagione espositiva con una mostra personale di Maurizio
Vetrugno, domenica 12 maggio alle ore 11 di mattina in Via Maria Vittoria angolo Via San
Massimo.
L’egemonia culturale è come un esercizio alle sbarre parallele? Un titolo quello di Vetrugno
provocatorio e dal tono ironico che prende spunto proprio da uno dei temi che hanno più segnato
l’analisi di Antonio Gramsci riguardo il dominio culturale nella lotta indiscreta tra massa e potere.
Oggi l’egemonia culturale ha preso invece tutto un altro senso, sembra arrivare da lontano, da un
altrove indecifrabile, deciso da uomini senza volto e dalla tentazione programmatica.
L’intellettuale che doveva guidare verso una nuova cultura è oggi latente, la cultura è stata
sostituita dalla comunicazione e la rivoluzione dall’informazione. La cultura si è trasformata in un
esercizio, un esercizio abile e nemmeno così immediato, esattamente come quello alle sbarre
parallele.
E dunque, che fare? “All’interno del mondo c’è di tutto, io lo osservo e lo rifletto”, dice del proprio
mestiere Maurizio Vetrugno. Ma l’ironia è un gioco a cui da artista non si vuole sottrarre. E giacché
ci troviamo a vivere da eroi il nostro tempo almeno diamogli una stoccata per non lasciare lo
spettatore troppo indifferente.
Al centro dell’allestimento un neon dal titolo anch’esso che sa di sberleffo Arnault, Pinault e Totò
che l’artista spiega così: “Queste figure attraverso le loro aziende, conglomerati di marchi di lusso,
sono arrivati a dire la loro nel mondo dell’arte contemporanea. Arnault è proprietario di Christie's,
Pinault è benefattore di diversi enti. Totò dal canto suo costituisce una cesura ironica, anche a
livello fonetico”. Oltre al neon, due disegni ispirati alla moda e alcuni dipinti “da valigia”
accompagneranno il pubblico in questa nuova mostra allestita dentro la stanza rossa che Alfredo
Jaar ha voluto dedicare alla memoria di Gramsci nel cuore di Torino, e sempre a lui è dedicata
questa temporanea di Vetrugno.
L’esposizione è accompagnata dal manifesto «Made in Popolo», giunto al suo sesto numero e
ormai divenuto oggetto da collezione, con uno scritto a firma di Amir Capogrossi Badreddine.
Una mostra a cura di Lunetta11 in collaborazione con NH Collection Piazza Carlina e l’Istituto
Gramsci di Torino.
La mostra a Casa Gramsci sarà aperta al pubblico dal 12 maggio al 26 maggio su appuntamento
scrivendo a [email protected]