Un libro fatto di foto di donne che si arrampicano sugli alberi
Si intitola “Io non scendo” il libro della scrittrice Laura Leonelli edito da Postcart. Raccoglie foto di donne arrampicate sugli alberi come simbolo di rivendicazione del potere femminile: un centinaio di fotografie anonime
È un piccolo libro prezioso Io non scendo. Storie di donne che salgono sugli alberi e guardano lontano di Laura Leonelli, scrittrice e firma del Sole 24 ore, edito da Postcart.
Un’edizione raffinatissima per la carta, l’idea, la grazia, che raccoglie un centinaio di fotografie anonime collezionate dall’autrice, immagini appartenenti a epoche e a geografie differenti ma tutte popolate da ragazze, bambine e donne adulte abbarbicate sui rami degli alberi. Fragilissime foglie staccate dagli album di famiglia che, come scrive Leonelli nell’introduzione al volume, insieme ad altre foto gemelle compongono, ora, un nuovo bosco di immagini.
Le fotografie raccolte da Laura Leonelli
Dalle chiome frondose sbucano cappelli, piume e camicette, mentre stivaletti, calze bianche e pantaloni sfidano l’arrampicata. Pagina dopo pagina, affiorano scatti di baronesse rampanti di ogni tempo che compaiono da sole oppure ritratte insieme ad amiche – o chissà – madri, figlie e sorelle, ma tutte trasformate in piante come Dafne nel mito di Apuleio.
Ogni tanto appare un libro, una racchetta, un binocolo a far loro compagnia, altre volte troviamo soltanto le loro mani nude che accarezzano le cortecce.
Le protagoniste quasi sempre restituiscono lo sguardo a chi le osserva, guardano dritto l’obiettivo della macchina fotografica, soddisfatte di aver spostato l’orizzonte più in alto di qualche metro.
Arrampicarsi sugli alberi come rivendicazione femminile
Sfuggendo, infatti, al ruolo di donne-radici destinate unicamente al nutrimento di altre esistenze, nel tempo alcune donne si sono ribellate e hanno abbracciato il tronco salendo di ramo in ramo per conquistare una visuale più ampia sul mondo e su sé stesse. Ed esiste, forse, un’immagine più appropriata per descrivere l’atto della conoscenza?
Arrampicarsi su un albero, per una donna, è stato però un gesto di disobbedienza da un ruolo sociale che le vuole ancora con i piedi piantati saldamente a terra.
Nel libro, allora, alle foto dei bellissimi volti di queste sconosciute, si intrecciano i ritratti in parole delle donne che hanno reclamato il diritto di inerpicarsi sui rami della consapevolezza e della propria realizzazione.
Il femminismo negli scatti di Laura Leonelli
Da Luisa May Alcott a Simone De Beauvoir, da Astrid Lindgren a Beah E. Richards, fino a Julia Butterfly Hill (che restò 738 giorni sulla sequoia Luna per evitarne l’abbattimento), Laura Leonelli compone un’altra collezione di figure che racconta la storia dell’emancipazione femminile attraverso gli slanci e le cadute, le battaglie e i desideri di mistiche, scrittrici, filosofe, fotografe, alpiniste pronte a salire su un albero per cambiare lo stato delle cose.
“Le donne” scrive l’autrice “salgono davvero sugli alberi e conquistano le vette della sapienza e il dominio sulla natura, quando nutrono di un’altra linfa i pensieri, quando osano dire, come Aristotele, che gli alberi sono persone che sognano”.
Non resta, dunque, che elevarci di ramo in ramo per cambiare il nostro sguardo sulle cose e ampliare la vista sui territori da esplorare. E se qualcuno, poi, dovesse intimarci di tornare a terra sappiamo bene cosa rispondere: “Io non scendo”.
Isabella Pedicini
Laura Leonelli
Io non scendo
Introduzione di Grazia Corali
Postcart Edizioni – Pagg 224
20 €
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