Della comunicazione e de’ suoi inganni. In cattedra Padraig Timoney
Fotografia, pittura, installazione, disegno, performance. L’eclettico Padraig Timoney modula la propria coerenza esplorativa in molteplici tonalità, senza perdere mai un beat. Jazz caldo: il gusto della variazione che solo l’immensa padronanza tecnica consente. Da Raucci/Santamaria a Napoli, fino al 7 gennaio.
La comunicazione spesso è come un furgone, carico di beni da consegnare, che fallisce la missione e va fuori strada, non arrivando mai a destinazione. Così, nel camion riverso a carboncino di Padraig Timoney (Derry, 1968; vive a New York) si riassume ogni esito di senso ed emotivo della sua nuova indagine. La fallibilità – o almeno ambiguità – dei media di comunicazione si palesa di volta in volta come apparenti sgrammaticature, sovrapposizioni e interferenze enigmatiche di immagini, sconfessamento dell’illusorietà di un sentimento, ironica riflessione semantica, onirico travaso di codici.
Ma questa volta, rispetto alla precedente personale napoletana, si approfondisce il calore specifico e la profondità della riflessione di Timoney, che sempre più si mostra capace di legare analisi e suggestioni metalinguistiche a verità psichiche ed esistenziali.
Diana Gianquitto
Napoli // fino al 7 gennaio 2013
Padraig Timoney – Stanligrad in every city
RAUCCI/SANTAMARIA
Corso Amedeo di Savoia Duca d’Aosta 190
081 7443645
[email protected]
www.raucciesantamaria.com
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