A Firenze IED lancia un master in Museum Education
Si arricchisce l’offerta formativa dell'Istituto Europeo di Design per i professionisti della cultura di domani, tra manager, curatori ed educatori museali. Tra teoria e pratica
Apre a Firenze un nuovo corso per la formazione dei futuri professionisti della cultura: è il Master in Museum Education di IED Firenze, in apertura a novembre 2024. Il corso annuale, tutto in inglese, permetterà agli studenti di costruirsi solide basi teoriche e acquisire, con i docenti professionisti del settore, sia conoscenze tecniche sia una comprensione delle dinamiche che daranno forma al loro percorso professionale.
Il nuovo Master in Museum Education di IED Firenze
Il nuovo Master in Museum Education è quindi rivolto agli studenti e alle studentesse che vogliano sviluppare un profilo professionale volto a progettare nuovi percorsi narrativi nella relazione fra opera d’arte, pubblici e comunità diverse. Questo è il terzo profilo offerto dall’Istituto Europeo di Design per i professionisti culturali del domani: ci sono infatti già i Master dedicati all’Arts Management, che crea un profilo legato a tutti gli aspetti della produzione dell’industria culturale (con competenze che spaziano dal project management alla comunicazione fino al fundraising), e alla Curatorial Practice, che approfondisce la figura curatoriale ed è rivolto a chi vuole produrre conoscenza attraverso la creazione di progetti espositivi.
Nuove figure professionali per l’ambito museale
“La città di Firenze e il patrimonio museale italiano offrono l’opportunità di conoscere e ideare nuovi percorsi narrativi per comprendere il nostro passato e produrre la conoscenza del futuro. Il Master in Museum Education formerà professionisti in grado di coinvolgere pubblici diversi attraverso strategie inclusive, sostenibili e partecipative”, ha commentato Daria Filardo, coordinatrice accademica del dipartimento Arte di IED Firenze (e già co-fondatrice dal 2016 del programma di pedagogia e arte contemporanea Counter-Production, a Palermo). “La conoscenza delle reti museali, delle loro specificità, di casi studio nazionali e internazionali darà la possibilità di progettare, a stretto contatto con i professionisti del settore, percorsi specifici, public program, workshop, materiale editoriale, pensati per diversi pubblici ed esigenze”. La figura del Museum Educator è infatti “centrale sia nello sviluppo di una nuova consapevolezze e conoscenza del patrimonio visivo materiale e immateriale sia nell’ideazione di percorsi che rendono il museo un luogo aperto alle differenze, accessibile, parte attiva della vita della comunità nella quale insiste e che rappresenta globalmente”.
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